giovedì 17 dicembre 2009

AUGURI DI BUON NATALE E FELICE 2010


Rivolgiamo a tutti i cittadini del Comune di Berra i nostri più sinceri auguri di Buon Natale e felice 2010

Stefano, Claudio, Loreno, Fabio, Raffaele, Leonardo, Elisa, Mariella, Davis, Luca, Lorena, Andrea, Dario, Alberto, Ever, Linda, Silvano

sabato 12 dicembre 2009

"FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO"


Copiando la famosa fase dell'altrettanto famoso film via col vento, questa è stata la risposta del sindaco del Comune di Berra ai due interventi che seguono, presentati al Consiglio Comunale di questa mattina 12 dicembre 2009.

Al Presidente del Consiglio Comunale
del Comune di Berra
Al Consiglio Comunale di Berra
Cari Colleghi,
Gentile Presidente,
vi scrivo questa comunicazione, per i seguenti due semplici motivi:
• Chiarimento e dichiarazione in merito al punto 6 : Elezione dei consiglieri comunali di spettanza del Comune di Berra, nel Consiglio dell’Unione dei comuni del copparese;
• impossibilità di essere presente al consiglio comunale odierno;
Con riferimento alla nomina voglio ricordare che la nomina spetta come indicato, al consiglio comunale ma, come suggerito in una precedente seduta dal Presidente Avv. Zaghini, redarguendo il sottoscritto, ci sono delle situazioni in cui esistono regole di partito, logiche di parte. Ecco questo è uno di quei casi. Il partito di maggioranza della coalizione Sviluppo e Solidarietà (Partito Democratico), partito di cui faccio ancora parte, partito di centro-sinistra nella sua sede istituzionale locale (Direzione Comunale) ha chiesto da settimane una discussione sul metodo di indicazione dei propri rappresentanti in seno ad una istituzione importante e nuova quale l’Unione dei Comuni del Copparese. Ma di questa richiesta qualcuno se ne è fregato. Mi chiedo allora quando vale la logica di partito e quando invece no? Spesso in questo consesso si menziona e biasima “un piccolo uomo che si sente super e che pensa di aver diritto di scegliere e fare ciò che gli pare”. Ecco in questo caso mi pare si tratti dello stesso atteggiamento usato dal nostro Sindaco. Bisogna ratificare le Sue scelte prese in solitudine o per saldare precedenti debiti personali. Qui si violano le logiche di partito e della democrazia in un sol colpo. Non si vuole consentire neppure la discussione interna.
Oggi cari Colleghi per la prima volta, non posso, e mi dispiace, essere presente al consiglio comunale. Precedenti impegni familiari mi impediscono di compiere il mio servizio civico. E’ questo di cui si tratta, del servizio civico che i consiglieri comunali fanno per il bene comune, sacrificando tempo ed impegnando energie. Dalla lettura attenta dell’ordine del giorno non mi pare si ravvisi tra gli argomenti una eccezionalità, una straordinarietà, una urgenza che richieda la convocazione del consiglio comunale di sabato mattina ad ora di pranzo! Mi pare si tratti di una presa di posizione, di una scelta egoistica individuale non condivisa o motivata, insomma di un capriccio! Esistono delle semplici regole: il buon senso, la capacità di gestione delle risorse umane, il lavoro in team, il rispetto, il bon ton, …ect Ecco semplici regoline che sono il succo della convivenza civica di questa assemblea e della vita. Qui, con la scelta odierna, mi pare si sia passato il segno. Chiedo nuovamente e senza polemica alcuna, che il consiglio comunale venga gestito con queste regoline. E’ molto? A me ed a tanti non pare.
Per concludere voglio fare i migliori auguri di buon lavoro ai colleghi che saranno eletti, riconoscendo fin da ora in loro, maggioranza e minoranza, i rappresentanti legittimi di tutta la nostra cittadinanza in seno al nuovo consiglio.
Grazie e buon lavoro.
Simone dott. Grandi - Consigliere di Sviluppo e Solidarietà



a seguire:



Berra lì 12 12 2009


Al Consiglio Comunale
Del Comune di Berra


Egregi colleghi Consiglieri, ci risiamo, ancora una volta devo trattare i termini della convocazione del Consiglio Comunale, speravo sinceramente di accantonare una sterile polemica che, è fuor di dubbio, che riguarda principalmente il Sindaco ed il sottoscritto. Se Grillanda propone di continuare con le convocazioni alle ore 21:00, il sindaco ribatte convocando alle 18:30, se Grillanda cerca di mediare almeno per le 19:30, il sindaco per tutta risposta convoca alle 11:30 del sabato mattina un Consiglio Comunale con nove, dico nove punti all’ordine del giorno, prendendo in giro non solo Grillanda, che lo può anche accettare o mettere in conto, ma prendendo in giro tutto il Consiglio Comunale e le figure professionali che lavorano attorno al Consiglio stesso.
Vi invito colleghi consiglieri a sfogliare la convocazione ed a cercare di individuare quale fra i nove punti in programma ha quel carattere di urgenza che impediva di convocare la seduta ieri sera o lunedì prossimo in un orario, quantomeno decente.
Sedici consiglieri, un vigile urbano, un segretario comunale, stanno pagando i capricci di chi antepone l’antipatia personale all’importante incarico che è stato chiamato a svolgere per la comunità Berrese.
Oggi le persone che siedono in questo Consiglio, vengono private del diritto di pranzare con la propria famiglia, con la propria moglie o marito, con i propri figli o con i propri genitori, in uno dei due giorni settimanali, normalmente non lavorativi, ci fosse un carattere d’urgenza credo che a nessuno peserebbe, tutti ci siamo impegnati per sedere in questo consiglio, con il proposito di portare migliorie al nostro Comune, ma mi ripeto, oggi non vi viene chiesto questo sacrificio per motivi d’urgenza, oggi questo sacrificio vi viene chiesto semplicemente per l’antipatia e la mancanza di stima che il sindaco prova per la mia persona, sentimenti comunque ricambiati da parte mia, ma che non mi sognerei di far pesare a terzi.
Dobbiamo renderci conto e io l’ho già fatto, che non basta essere avvocato, conoscere più o meno a memoria il regolamento comunale o la Costituzione Italiana, non è sufficiente citare gli articoli del T.U.E.L a mena dito per essere un buon Presidente del Consiglio Comunale, bisogna avere delle doti innate o acquisirle e farle proprie nel corso della propria vita, normalmente vi si arriva attorno ai 18-20 anni, 32 mi sembrano sinceramente troppi.
Non parlo di doti difficili da acquisire, sono requisiti che per la maggior parte di noi sono, oserei dire scontate, parlo di rispetto per gli altri, di capacità di mediazione, della consapevolezza di essere un sindaco al sevizio di tutta la propria comunità sia essa politicamente vicina al suo pensiero che diametralmente opposta, la quale non richiede di essere condivisa, ma rispettata si sicuramente.
Non nego e l’ho ribadito anche qualche istante fa, di non nutrire una particolare simpatia per la persona che oggi ricopre la carica di sindaco, ma ho cercato di andare oltre, ho proposto una mediazione sugli orari di convocazione per rispettare il lavoro di tutti, consiglieri e cittadini, politicamente parlando andando contro ad ogni logica politica mi sono astenuto ed ho fatto astenere il mio gruppo sulla votazione riguardante l’assestamento di bilancio, come dichiarato anche nella dichiarazione di voto per cercare di essere collaborativi con l’attuale Giunta Comunale, abbiamo dato disponibilità a rimandare la discussione su di un O.d.G. perché non tutti i consiglieri erano riusciti a leggerlo, anche questo da intendersi come segnale di apertura e collaborazione, mi ero anche impegnato personalmente alcuni mesi fa per mettere in evidenza al Ministero degli Interni la richiesta del sindaco in merito al finanziamento di circa 20000 euro per ampliare la futura video sorveglianza del nostro territorio, disponibilità e collaborazione credo che da parte mia e del mio gruppo ve ne sia stata anche troppa in 5 mesi di amministrazione.
Ora chiedo che questa disponibilità venga in qualche modo ricambiata, non chiedo di condividere pubblicamente in questa seduta le mie considerazioni, perché sono sicuro e concordo sul fatto che un gruppo sia unito di fronte al suo rappresentante, ma sono altrettanto sicuro che la scelta di questa convocazione, quantomeno anomala, non sia stata accettata di buon grado da una buona parte dei consiglieri di maggioranza, chiedo quindi che all’interno del gruppo di maggioranza e qua faccio appello al collega Capogruppo Pozzati, venga discussa la possibilità di modificare l’attuale normativa comunale e che si consideri il fatto di nominare un presidente del Consiglio Comunale diverso dal sindaco.
Sono convinto che tante persone che siedono nei banchi della maggioranza abbiano le caratteristiche necessarie per svolgere al meglio questo incarico, sono altresì convinto che il sindaco abbia la dignità per mettere in discussione questa mia proposta, al fine di rendere produttive le sedute del nostro Consiglio Comunale.


Grillanda Stefano
Capogruppo
Voce ai Cittadini

Cons. Comunale Peverati Leonardo
Cons. Comunale Galli Fabio
Cons. Comunale Beghelli Dario


FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO, questo è stato il commento del sindaco Avv. Eric Zaghini

Ci asteniamo dal commentare perchè il sindaco ancora una volta si commenta da solo...

martedì 17 novembre 2009

GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE (25 NOVEMBRE 2009)


Il 25 novembre è stata proclamata Giornata Internazionale contro la violenza alle Donne. Si tratta di un'occasione importante per ribadire una scelta di progresso e per discutere approfonditamente della realtà di oggi. Per farlo, l'amministrazione comunale di Berra ha convocato un consiglio comunale straordinario per il prossimo 24 novembre. Il civico consesso si riunirà presso il teatro comunale di Serravalle, a partire dalla ore 9.30. Sono state invitate anche personalità non solo a livello territoriale,ed al momento hanno già aderito il consigliere provinciale Alberto Astolfi e l'assessore alla pari opportunità della Provincia, Caterina Ferri .

Fonte: serravalleweb.com

domenica 15 novembre 2009

La minoranza all' attacco del sindaco



la Nuova Ferrara — 12 novembre 2009 pagina 25 sezione: PROVINCIA

BERRA. La recente intervista rilasciata dal sindaco Eric Zaghini alla Nuova, non è passata inosservata ed il gruppo di minoranza Voce ai Cittadini replica. «Stupisce leggere i contenuti - dice Stefano Grillanda - chi non abita nel nostro comune avrà apprezzato l’operato del sindaco che, in soli 5 mesi, è riuscito a risolvere i problemi; impressione diversa deve essere stata quella dei residenti nel Comune. Ampio spazio è stato riservato a sicurezza e criminalità, problema per niente risolto, visto che anche nelle ultime settimane a Serravalle hanno continuato a verificarsi furti. La soluzione di installare 5 telecamere che il sindaco impropriamente fa sua, è in realtà una delibera della precedente giunta. Stesso discorso - si legge, tra l’altro, nella nota - vale per la ristrutturazione degli immobili comunali, dove l’unico “merito” del sindaco è quello di trovarsi sindaco nel momento in cui una delibera veniva finanziata. Ci risulta poi difficile capire cosa il sindaco intenda per investimenti sul piano stradale - prosegue Grillanda - non notiamo asfaltature che non siano della precedente amministrazione o da altri enti; notiamo qualche rifacimento di segnaletica orizzontale, che riteniamo normale manutenzione, non investimenti. Il sindaco - prosegue la nota - sostiene di risparmiare sui permessi dei 4 assessori; evita però di dire che convoca i consigli comunali alle 18 costringendo un numero ben più alto di consiglieri comunali a richiedere il permesso al datore di lavoro, che viene pagato dal Comune». (d.m.)

mercoledì 4 novembre 2009

Strasburgo, no al crocifisso in aula.Il governo italiano presenta ricorso




Dura reazione della Santa Sede: decisione "miope e sbagliata"


ROMA - La presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche è "una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni". E' quanto ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo su istanza presentata da una cittadina italiana. Ma il governo italiano ha presentato ricorso e, in caso di accoglimento, il caso verrà ridiscusso nella Grande Camera. Altrimenti la sentenza diventerà definitiva fra tre mesi. Durissime le prime reazioni, soprattutto nel centrodestra tra i cattolici. La Cei e il Vaticano attaccano. Prudente Bersani.

Risarcimento per la donna che ha denunciato. Il caso era stato sollevato da Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia e socia dell'Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti). L'Unione precisa di aver "promosso, sostenuto, curato tecnicamente l'iter giuridico, che era già passato da Tar del Veneto, Corte Costituzionale e Consiglio di Stato". Soile Lautsi, infatti, nel 2002 aveva chiesto all'istituto statale "Vittorino da Feltre" di Abano Terme, in provincia di Padova, frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocifissi dalle aule. A nulla erano valsi i suoi ricorsi davanti ai tribunali in Italia. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione, stabilendo inoltre che il governo italiano debba pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali. La sentenza è la prima in assoluto in materia di esposizione dei simboli religiosi nelle aule scolastiche.


La decisione della Corte europea. I sette componenti della Corte europea hanno sentenziato che la presenza dei crocifissi nelle aule può facilmente essere interpretata dai ragazzi di ogni età come un evidente "segno religioso" e, dunque, potrebbe condizionarli. E se questo condizionamento può essere di "incoraggiamento" per i bambini già cattolici, può invece "disturbare" quelli di altre religioni o gli atei.

Le reazioni della maggioranza. In attesa che vengano depositate le motivazioni della sentenza, il governo italiano ha già presentato ricorso. Per il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, "la presenza del crocifisso in classe non significa adesione al cattolicesimo, ma è un simbolo della nostra tradizione". Sulla stessa linea il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli e quello della Giustizia Angelino Alfano. E' critico il presidente della Camera Gianfranco Fini: "Mi auguro che la sentenza non venga salutata come giusta affermazione della laicità delle istituzioni, che è valore ben diverso dalla negazione, propria del laicismo più deteriore, del ruolo del Cristianesimo nella società e nella identità italiana".

L'opposizione. E' cauto il neosegretario del Pd Pier Luigi Bersani: "Un'antica tradizione come il crocifisso non può essere offensiva per nessuno. Penso che su questioni delicate come questa, qualche volta il buonsenso finisce di essere vittima del diritto". E l'esponente Udc Rocco Buttiglione parla di "decisione aberrante".

Il mondo cattolico. Netta anche la reazione della Cei, che in una nota parla di "sopravvento di una visione parziale e ideologica". Per l'Osservatore Romano "tra tutti i simboli quotidianamente percepiti dai giovani la sentenza colpisce quello che più rappresenta una grande tradizione, non solo religiosa, del continente europeo'. E in serata, a nome della Santa Sede, parla padre Federico Lombardi, secondo cui la decisione rivela un'ottica "miope e sbagliata", "accolta in Vaticano con stupore e rammarico. Stupisce che una Corte europea intervenga pesantemente in una materia molto profondamente legata all'identità storica, culturale, spirituale del popolo italiano".

I precedenti in Italia e Spagna. L'ultimo round dell'annosa polemica sui crocifissi a scuola si era chiuso a febbraio, quando una sentenza della Cassazione aveva annullato una condanna per interruzione di pubblico ufficio nei confronti del giudice Luigi Tosti, "colpevole" di aver rifiutato di celebrare udienze in un'aula dove era affisso un crocifisso. Fino al precedente che fece clamore del presidente dell'Unione musulmani d'Italia Adel Smith, protagonista di un episodio analogo e che ora commenta: "Sentenza inevitabile".

La questione non coinvolge solo il nostro Paese. Duri scontri tra Stato e vescovi sono avvenuti anche in Spagna nel novembre dello scorso anno, in seguito a una decisione di un giudice di Valladolid di far rimuovere tutti i simboli cattolici da una scuola.

fonte: Repubblica.it

mercoledì 28 ottobre 2009

ASSESSORA?


Assessora?

Caro Direttore
ogni tanto dalla Faenza dove vivo mantengo i contatti con gli amici di Ferrara e spesso lo faccio proprio grazie a Estense.com.
Oggi voglio esternare una reazione antifemminista (che non significa maschilista, anzi!), indotta dalla lettura di un manifesto dell’Associazione Femminile Maschile Plurale, celebrativo del centenario di Simone de Beauvoir.
Bene, nella presentazione della scaletta degli interventi si parla dell’assessora X e dell’assessora Y. Capisco bene che si vuole mettere in evidenza il ruolo femminile, ma questo scempio grammaticale e filologico secondo me non fa altro che mettere in evidenza e perpetrare il di là da venire riscatto della donna. Mai come in questo caso la forma è sostanza.
Perché stravolgere un sostantivo, che si riferisce alla condizione umana nel senso generico appunto di “homo” (indifferentemente maschio o femmina) e non necessariamente alle esclusive condizioni di “vir” o “foemina”?
Mi viene in mente l’amico Verri quando, rivolgendosi in consiglio provinciale alla collega Brunella Lugli con il termine “consigliere”, si è beccato una risentita reprimenda per non averla chiamata “consigliera”. Continuo a pensare che proprio in questo secondo caso avrebbe semmai davvero mancato di rispetto alla collega: inventarsi a tutti i costi un termine femminile che non esiste equivale infatti a mettere in evidenza una condizione di presunta marginalità o peggio il mantenimento di un ghetto.
Ma purtroppo in questi giorni assistiamo sempre più frequentemente a termini come ministra, avvocata, diacona e chissà dove andremo a finire. Passi per i cacofonici maestra o professoressa o dottoressa, invalsi nell’uso comune fin dalla notte dei tempi, ma ormai dovrebbe bastare.
Speriamo che l’affrancamento della donna proceda davvero speditamente, non ostante tutte le diavolerie che le femministe dure e pure escogitano per rallentarlo.

Ing. Aldo Scapoli

Fonte: estense.com

lunedì 19 ottobre 2009

PROPOSTA DEL CONSIGLIERE GALLI FABIO


Berra lì 17/10/2009


Oggetto: Proposta del Consigliere Comunale Fabio Galli


Egr. Sig, Sindaco
e a tutta l’Amministrazione Comunale

Come evidenziato da entrambi i programmi elettorali il settore agricolo sta diventando un importante ed essenziale serbatoio per ammortizzare la crisi occupazionale in corso.
Per questo chiedo di valutare se ci sia la possibilità di stanziare pochi, ma significativi fondi per poter aiutare i diversi cittadini che richiedessero di partecipare a corsi di formazione organizzati (potatura,trattorista,trattamenti, ecc.) aiutandoli nel difficile percorso del cambio di professione “forzata” dovuta dalla crisi in essere.
Propongo inoltre di distribuire le informative nei punti di più visibilità delle tre frazioni indicando in quali strutture si possano effettuare tali corsi.
Rimango a disposizione dell’Amministrazione Comunale per collaborare su questa importante tematica.

Cordialmente


X Voce ai Cittadini
Il Consigliere Comunale
Fabio Galli

BERRA COMUNE VIRTUOSO


A seguito di una gradita richiesta, pubblichiamo il seguente articolo apparso su estense.com il 09/10/2009.

Berra. Una legge dello scorso anno (la 133 del 2008) ha introdotto un meccanismo premiante per i comuni che mantenendo il patto di stabilità e conseguendo l'obiettivo programmatico prefissato per gli enti locali, avranno la possibilità di ottenere vantaggi finanziari per il prossimo anno.

In pratica, i comuni virtuosi hanno la possibilità di spendere una cifra superiore a quella concessa dal patto di stabilità in vista dell'anno successivo, per una quota individuata grazie ad una funzione matematica applicata al bilancio dell'anno precedente.

Il Comune di Berra, riconosciuto comune virtuoso (capace, quindi, di rimanere nei ferrei parametri del patto di stabilità) avrà la possibilità di effettuare pagamenti fino a 14.600 euro oltre al programmato. In momenti in cui è possibile assumere impegni ma non pagare, per non sfondare il tetto del patto di stabilità, questa possibilità è un premio notevole per la scelta dell'amministrazione di essere attentissima ai bilanci.

fonte: estense.com

venerdì 16 ottobre 2009

INTERPELLANZA SCUOLA SERRAVALLE


Al Sindaco
del Comune di BERRA

All’Assessore
Pubblica Istruzione
del Comune di BERRA




Berra, 14/09/2009







A nome del gruppo consigliare “Voce ai Cittadini”, chiedo all’Amministrazione Comunale di Berra di informare il Consiglio Comunale della situazione creatasi relativamente alle “Scuole Elementari di Serravalle” e quali iniziative siano state prese in merito.
Nel ritenere decisamente scorretto da parte vostra che questa informativa non sia ancora stata data, credo sia necessario e doveroso che ciò avvenga.

Non vedrei male, anzi auspicherei, che argomenti come la possibile chiusura di un plesso scolastico nel nostro comune, o gli orientamenti che questa Amministrazione dovesse avere su possibili nuovi assetti attinenti la pubblica istruzione nel nostro territorio, fossero oggetto di dibattito consigliare.



A nome del Gruppo Consigliare
“Voce ai Cittadini”
Leonardo Peverati

CONSIGLIO COMUNALE DEL 14/10/2009


Lunga ma inutile seduta mercoledì sera a Berra
Unione dei Comuni, nulla di fatto

Berra. È terminato dopo la mezzanotte il consiglio comunale di mercoledì a Berra. All'ordine del giorno c'era la la trasformazione dell’Associazione intercomunale tra i Comuni di Copparo, Berra, Jolanda di Savoia, Tresigallo, Formignana e Ro, in Unione dei Comuni, con approvazione dello statuto ed atto costitutivo.
Ampia maggioranza favorevole, ma per l'astensione del Consigliere di maggioranza Grandi non è stato raggiunto il quorum dei due terzi necessario per la immediata esecutività. Serviranno altre votazioni.
Ad inizio seduta è stato discusso ed approvato un ordine del giorno sulla scuola (che ha portato il discorso anche sulle scuole primarie locali) e contro i tagli governativi che finiranno per apportare accorpamenti. Lungo dibattito, e minoranza che si è astenuta (avendo chiesto e non ottenuto modifiche all'ordine del giorno).
Il consigliere di maggioranza Grandi si è dichiarato non soddisfatto della lunga e circostanziata risposta alla sua interrogazione (proposta in sedute precedenti) su via Curte, per non aver preso in considerazione il complesso del problema.
Il sindaco di Ro, Filippo Parisini, presidente di turno dell'Associazione dei Comuni, ha illustrato in modo brillante ed esaustivo l'Unione, prima del volto del Consiglio, con la sua personalità giuridica, il suo consiglio dell'Unione (composto da consiglieri comunali dei sei comuni) la giunta (i sindaci) ed il Presidente (un sindaco, in carica per massimo due anni), la possibilità di economie di scala, di realizzazione di servizi che i comuni ormai non sono più in grado di sostenere da soli (come i servizi sociali, associati da anni con ottimi risultati) o di livello superiore a quanto garantito dal singolo, la possibilità di impiegare meglio le risorse anche umane ed infine anche di avere una serie di contributi (che ai singoli ed alle associazioni non verranno più erogati).
L'intenzione è di partire con un numero superiore di servizi in comune rispetto al minimo di legge (cinque servizi il primo anno e cinque nel secondo, invece dei tre più tre dei minimi di legge).
La minoranza (interventi dei consiglieri Galli e Peverati, dichiarazione di voto del capogruppo Grillanda) ha eccepito sulla formazione di un carrozzone inutile, sull'aumento delle spese, sulla scarsa rappresentatività alle minoranze , sulla inutilità di un passaggio intermedio con la provincia di per se da eliminare e sulle possibilità di una fusione, annunciando il suo voto contrario. Interventi a sostegno di Barbieri, Pozzati, Cenacchi e Zaghini sulle opportunità offerte, e sulla richiesta di fiducia in un progetto di sviluppo futuro che sta prendendo piede e che garantirà migliori servizi e costi sostenibili.
Poi il colpo di scena. Grandi, al momento della dichiarazione di voto per il suo gruppo, sosteneva di credere nell'Unione, ma che ci si stava muovendo troppo in fretta e su troppi campi, e preferiva prendere un momento di riflessione. Al momento del voto, quando era richiesta la maggioranza dei due terzi del civico consesso, la sua astensione toglieva il voto necessario.
Nonostante la maggioranza ampia, quindi, il Comune di Berra non poteva approvare la immediata esecutività come gli altri comuni della Zona (a Jolanda, addirittura, all'unanimità).
Saranno quindi necessari altri due consigli comunali sulla materia. In chiusura, approvata la nomina del consigliere di minoranza Galli alla commissione per le pari opportunità.


fonte: estense.com

giovedì 15 ottobre 2009

SOLIDARIETA' AL CONSIGLIERE GRANDI


Il gruppo Consigliare Voce ai Cittadini, esprime la propria solidarietà al Consigliere Comunale SIMONE GRANDI, per gli attacchi di cui è stato oggetto durante il Consiglio Comunale del 14/10/2009 da parte del suo stesso gruppo Consigliare ed in particolar modo dal Sindaco, che lui stesso ha sostenuto durante la campagna elettorale.
Condanniamo la TOTALE ASSENZA DI DEMOCRAZIA che il Sindaco Zaghini ha riservato al Consigliere ed al Consiglio tutto.

mercoledì 7 ottobre 2009

DAL SINDACO ARRIVANO SOLTANTO FALSITA'


la Nuova Ferrara — 02 ottobre 2009 pagina 31 sezione: PROVINCIA


BERRA. «Quando leggi bugie o mezze verità, indirizzate allo scopo di snaturare il tuo operato, diventa difficile stare zitti». Chi parla è Stefano Grillanda, capogruppo di minoranza, riferendosi alle dichiarazioni fatte dal sindaco Eric Zaghini. «Non capisco se il Sindaco non capisca o finga di non capire - prosegue Grillanda - perché leggendo certe cose viene doveroso non tacere’’. Tutta questa polemica si è innescata per il cambio di orario dei Consigli Comunali, portati dalle tradizionali ore 21 alle ore 18,30 da questa’’nuova’’ amministrazione.’’Le nostre motivazioni per mantenere l’orario alle ore 21 mi sembrano ormai conosciute - riprende Stefano Grillanda - sono diverse e coinvolgono anche i cittadini. Quelle del Sindaco non sono ancora ben conosciute se non quella del fatto che a governare sono loro e quindi aspetta a loro decidere: su tutto questo non trovo ne Sviluppo e tanto meno Solidarietà (Sviluppo e Solidarietà è il nome del gruppo di maggioranza). Ormai le sedi di discussione sono state molte ma non ho ancora sentito una valida motivazione per la quale questo orario debba essere spostato alle ore 18,30, al contrario noi di motivazioni ne abbiamo da vendere’’.’’Prima di entrare nel pieno merito del discorso vorrei ricordare al Sindaco che l’obiezione della convocazione del Consiglio Comunale per il sabato mattina (ecco la prima bugia) non è stata fatta dal nostro gruppo ma dal consigliere di maggioranza - e suo contendente alle primarie - Simone Grandi. A tale proposito inviterei il Sindaco ad accusarci, visto che non sa parlare di altro, di cose che abbiamo fatto o detto e non di cose di casa sua’’.’’La cosa che però mi stupisce - prosegue Grillanda - è l’aver sentito chiamare in causa il caso della’’Consigliera Dimissionaria’’. E’ ben chiaro che tra le nostre innumerevoli motivazioni non esiste quella della negazione del permesso da parte del datore di lavoro: nessun datore di lavoro ci ha mai negato tale permesso. Lo abbiamo ribadito più volte e sfido chiunque a trovare un documento che parli di mancanza di rispetto delle regole da parte del datore di lavoro. Al contrario invece del caso riportato come esempio, dove l’ex consigliera motivava le sue dimissioni con il fatto che il datore di lavoro non gli concedeva il permesso. Lo ha scritto Lei nella sua lettera di dimissione e io mi sono limitato a dire che se questo fosse vero il datore di lavoro dovrebbe essere denunciato e sono pronto a confermarlo. La veridicità di questa affermazione non è mai stata controllata e tutto è stato messo a tacere con un Consiglio Comunale secretato (a porte chiuse). Il Sindaco faceva parte della Giunta che ha agito in tal senso: era quello il momento di verificare l’accaduto e di darne pubblica comunicazione. Ben diverso è invece il nostro caso. Vorrei ribadire che se diciamo di avere dei problemi di lavoro non facciamo altro che affermare la verità e non ci sarebbe motivo di dire bugie. Sappiamo benissimo che la legge è dalla nostra parte però ognuno di noi sa gestire e gestisce il proprio lavoro come meglio crede e compatibilmente con le esigenze del lavoro stesso, anche per il sottoscritto che è un libero professionista. Non siamo a denunciare una mancanza di rispetto di regole da parte dei rispettivi datori di lavoro, in presenza del quale sapremmo come difenderci senza l’intervento del Sindaco-Avvocato, ma semplicemente che questo cambio di orari ci mette in difficoltà. Questo è un nostro principio e ritengo debba essere rispettato. E comunque ribadisco che questa è solamente una delle motivazioni per il quale affermiamo che l’orario del Consiglio Comunale deve essere mantenuto alle ore 21, e ci tengo che venga sottolineato il fatto che non è l’unica motivazione’’.’’Rimango in attesa - conclude Grillanda - di una valida motivazione dello spostamento dell’orario alle ore 18,30’’.


giovedì 24 settembre 2009

E DOPO CENA, TUTTI DAL SINDACO



di Pierluigi Masini


LA VERA rivoluzione di questi nostri anni, così virtuali, è tornare all’antico. Guardarsi in faccia, parlarsi di persona. Stringersi la mano. Tutte cose che ai tempi del web 2.0 non si usano. Metodi talmente antichi da apparire persino nuovi, oggi che anche il «pizzicagnolo» sotto casa, se gli chiedete quanto costa il prosciutto, vi rimanda alle quotazioni in tempo reale sul suo sito.
Questo deve avere pensato il sindaco di Montecchio Emilia, diecimila abitanti nella valle dell’Enza in provincia di Reggio Emilia, che ha deciso di aprire il portone del Municipio la sera per ricevere i suoi concittadini. Dalle nove fino a mezzanotte, tutti i mercoledì. Perché di giorno la gente lavora e, per chiedere informazioni su una certa pratica, deve prendersi una mezza giornata di permesso.
Così Paolo Colli, neoeletto sindaco a giugno con 3478 voti (pari al 58,4%), ha deciso di tornare in ufficio fuori orario. A scapito delle partite di Champions League.E’ un bel segnale incontrare la sua gente anche dopo cena. Essere al servizio dei suoi concittadini: tutte cose che in campagna elettorale servono per lastricare di buone intenzioni le candidature ma che normalmente restano disattese. A Montecchio succede che si realizzino, con un piccolo schiaffo morale alla vicina Reggio, dove per ottenere un incontro con il sindaco passa circa un mese. E’ un segnale di normalità, il minimo che ci si possa aspettare in un piccolo comune. E’ anche la riprova che l’amministrazione non è solo quella che piazza gli «autovelox trappola» per risollevare il bilancio con le entrate delle multe. Questo è un sindaco che applica all’amministrazione pubblica la logica del centro commerciale: tiene aperto anche la sera, quando sa che la gente ha tempo per entrare. E non il contrario.Sarebbe interessante verificare in quanti comuni, piccoli o grandi che siano, si applica lo stesso metodo. Anzi, propongo ai nostri lettori di scrivere sul nostro sito Internet (www.ilrestodelcarlino.it) per segnalarci quanti giorni ci vogliono per incontrare il loro sindaco. E anche di andare di persona nelle nostre redazioni, che sono aperte fino a sera. E anche la domenica.
pierluigi.masini@ilcarlino.net
DI PIERLUIGI MASINI

mercoledì 16 settembre 2009

VIRUS WESTNILE di Patrizio Tumiati


Cari amici, leggendo alcuni articoli riguardanti la nuova influenza, sono incappato in uno che mi ha
dato da pensare e ho deciso di proporvelo perchè ritengo possa essere di preoccupazione comune,
allego l'indirizzo della fonte per dar modo a chiunque di poterlo esaminare ed avere la possibilità di
saperne di più a riguardo (http://irpinianelmondo.wordpress.com/2009/09/10/dopo-influenza-an1h1-
arriva-anche-virus-westnile-trasmesso-dalle-zanzare-quattro-ricoveri-un-morto/).
Ritengo sia importante, perchè, non credo abbia bisogno di grandi testimonianze il fatto che le
nostre estati siano diventate da qualche anno a dir poco invivibili e la mia preoccupazione e che
possano col tempo diventare anche pericolose, non solo per gli animali, ma anche per le persone.
Questo non vuole assolutamente essere un attacco all'attuale amministrazione comunale ne a quelle
che l'hanno preceduta, ma solamente un modo di aprire una discussione a mio avviso comune a tutti
i cittadini, per debellare quanto possibile un flagello come quello delle zanzare.
Ci terrei a che questo argomento non prendesse un colore politico, perché evidenziato da una
persona libera, da appartenenze e tessere, proprio per il gusto di poter pensare con la propria testa e
decidere autonomamente ed obbiettivamente delle proprie scelte, mi piacerebbe invece leggere
pensieri, commenti e possibili soluzioni future riguardanti il problema che vi sollevo, perché la
salute è importante e non gli sfoghi isterici di qualcuno più o meno anonimo (che però poi ne vanta
la paternità a conoscenti comuni), che non hanno nulla a che vedere con l'argomento trattato,
perché se la critica non è costruttiva rimane fine a se stessa (e non serve ad un cavolo).
Vi firmo queste poche righe, che credo meritino una certa attenzione, perchè ne sono l'autore, come
ho firmato la lettera a Simone Grandi, altresì prendo le distanze e ne ribadisco la totale estraneità
per quanto scritto in altri post in modi calugnosi alla famiglia Vicentini, non per timore, ma per
rispetto ed educazione.
Grazie.
Tumiati Patrizio




DOPO INFLUENZA A H1N1 ARRIVA ANCHE VIRUS
“WESTNILE” TRASMESSO DALLE ZANZARE.
Q UATTRO RICOVERI, UN MORTO
Pubblicato da irpinianelmondo su Settembre 10, 2009
10.09.2009- QN -E’ morto ieri sera un uomo di 71 anni ricoverato nel
reparto di terapia intensiva dell’ospedale S. Anna di Ferrara: l’uomo, già precedentemente affetto da
patologie croniche, era ricoverato dal 20 agosto per malattia di West Nile, la cosiddetta ‘febbre del
Nilo’
Dalla fine di agosto alla prima settimana di settembre, nella provincia di Ferrara, quattro persone
sono state colpite da meningoencefalite dovuta a virus di West Nile; due sono in fase di
miglioramento dal punto di vista generale e neurologico; un terzo caso è tuttora ricoverato in
condizioni critiche in rianimazione.
West Nile Disease è una malattia virale trasmessa da zanzare, in particolare le comuni zanzare del
genere Culex, che assumono il virus dagli uccelli selvatici, soprattutto i passeriformi. L’uomo e il
cavallo possono ammalarsi tramite la puntura di zanzara, ma non sono a loro volta trasmettitori
della infezione ad altre zanzare né ad altre persone o ad animali.
L’infezione nell’uomo decorre per lo più in modo asintomatico, ma talvolta si manifesta con
sintomi simili all’influenza. Solo in rari casi (meno dell’1%), soprattutto in persone anziane o con
patologie croniche, si può presentare con sintomatologia neurologica (meningoencefaliti), che può
essere anche molto grave.

lunedì 10 agosto 2009

Consiglio, scoppia il caso orari


BERRA. A Berra è scoppiato il “caso orari d’inizio del consiglio comunale”. L’ex sindaco Cristiano Capisani aveva adottato le 21 come orario d’inizio dell’assemblea comunale mai suscitando critiche. L’ex sindaco Cristiano Capisani aveva adottato le 21 come orario d’inizio dell’assemblea comunale. Una decisione che non ha mai suscitato critiche. Il successore, insediatosi poco meno di due mesi fa, Eric Zaghini (eletto nelle file del centro sinistra), ha già più volte annunciato, al contrario, che i consigli comunale non inizieranno più alle 21, bensì alle 18, massimo 18,30. La notizia ha creato non pochi malumori e perplessità tra i componenti dell’opposizione consigliare (con cui si è schierato apertamente anche l’ex vice sindaco Simone Grandi) che hanno manifestato un dissenso generalizzato. Ebbene, l’orario di avvio dei consigli comunali potrebbe apparire questione di scarso interesse, ma così non è. Chi ha bisogno di permessi lavorativi (soprattutto da parte di datori di lavoro privati) lo sa fin troppo bene. A farsi portavoce di questo malumore che si sta diffondendo è Stefano Grillanda, capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale: «Intanto posso dire che quello del sinaco Eric Zaghini è stato un inizio di mandato scarsamente collaborativo nei confronti delle minoranze - attacca Grillanda -; l’1 agosto scorso assieme ad una interpellanza di Grandi (maggioranza; ndr), sono intervenuto per chiedere che le assemblee comunali avessero sempre inizio alle ore 21, salvo casi eccezionali. La risposta di Zaghini in veste di sindaco è stata: “Se qualcuno sapeva di avere problemi di orari, poteva anche non candidarsi”. Ben si comprende che il tenore irrispettoso di queste parole ha provocato la reazione di tutta l’ opposizione». Poi lo stesso Grillanda motiva la richiesta di fissare per le ore 21 l’avvio dei consigli comunali: «In questo modo - ha detto ieri raggiunto telefonicamente il capogruppo dell’opposizione - si dà modo anche ai cittadini interessati di poter seguire le sedute consigliari. Iniziamo - ha concluso piuttosto arrabbiato Grillanda - a pagare lo scotto di avere un sindaco di Berra che abita a Ferrara e che quindi evidentemente ha la necessità di non rientrare tardi a casa. Allora io dico: bene, visto che il primo cittadino ha dato quella risposta, noi diciamo che dato che lui abitando a Ferrara poteva candidarsi nel capoluogo». (m.puli)


fonte: lanuovaferrara.it

lunedì 3 agosto 2009

interpellanza via Vittorio Veneto Berra


Oggetto: interpellanza via Vittorio Veneto


Egr. Sig, Sindaco

Premesso:

che già da diverso tempo alle amministrazioni che si sono succedute in questo Consiglio Comunale viene fatta notare una carenza di manutenzioni della rete fognaria del nostro Comune.

Considerato:

che pur essendo il Comune di Berra proprietario della rete, ha dato in gestione al C.A.D.F. la manutenzione della stessa.

Che il mese scorso e precisamente il giorno 6 luglio la Via Vittorio Veneto è stata oggetto di forte disagio da parte dei residenti per un improvviso allagamento dovuto ad un acquazzone di pochi minuti (come testimoniano le 2 foto allegate)

Si chiede :

Se il Sig. Sindaco intendo farsi portavoce a nome di questo Consiglio Comunale al fine di sollecitare l’azienda interessata ad intervenire con la manutenzione e la pulizia della rete fognaria e di scarico delle acque piovane.



Si richiede risposta scritta nei tempi e nei modi previsti dal regolamento Comunale

X Voce ai Cittadini
Il Capogruppo
Grillanda Stefano

Simone Grandi chiede metodi diversi di convocazione



Berra, a rischio la partecipazione al consiglio
Berra. Venerdì scorso, nella riunione del consiglio comunale di Berra. I punti all'ordine del giorno erano due, ma si è discusso anche piuttosto a lungo di una proposta avanzata dal consigliere di maggioranza Simone Grandi, che ha chiesto che venissero messi a calendario i consigli in serate feriali e non sistematicamente il sabato mattina o nel tardo pomeriggio (indicativamente alle 18.30) e di fornire tramite posta elettronica certificata il materiale di discussione ai consiglieri, aggiungendo inoltre la proposta di spostare nelle frazioni alcune riunioni del consiglio.
La minoranza ha sostenuto la necessità delle serate feriali, per ragioni di consuetudine e per non penalizzare i lavoratori autonomi, mentre la maggioranza è apparsa intenzionata a non considerare quegli orari un problema, anche per migliorare l'accessibilità del pubblico e per la riduzione dei permessi da richiedere. Il permesso per i consiglieri che siano lavoratori dipendenti, infatti, è valido per tutta la giornata, sia che il consiglio sia il serata che nel tardo pomeriggio. Ha destato comunque interesse la possibilità di impiegare la posta elettronica certificata per il materiale di discussione da consegnare ai consiglieri. La proposta non è stata votata, ma l'amministrazione appare possibilista sia sulla possibilità di andare a discutere nelle frazioni stesse quando i temi lo richiederanno , e sulle comunicazioni elettroniche. Il sindaco Zaghini, anche per ragioni di risparmio, sembra intenzionato a collocare i consigli negli orari della mattina del sabato e nel tardo pomeriggio.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno al primo punto le variazioni di bilancio adottate con delibere d' urgenza. In questo caso la voce più importante era quella della spesa per i referendum ( al momento del bilancio di previsione non era ancora sicura la loro collocazione, ed in gran parte sono state ripianate dallo stato), ma va rimarcata la voce importante , circa settemila euro, risparmiati sui compensi degli assessori ed impiegati per rifondere una parte degli oneri ad un'azienda che ha avviato la produzione. discussione anche sui costi, modesti ma ritenuti non essenziali, per dotare di portavoce l'amministrazione comunale. Va notato come alcune voci siano state variate per l'impossibilità di assumere un informatico (vincitore di regolare concorso) per la mancanza di decreti attuativi. I tre mesi di compenso messi a bilancio sono stati impiegati per altre necessità. Discussa anche una convenzione con Acer per mantenere il servizio dell'ufficio casa dopo il pensionamento del dipendente comunale addetto. Le variazioni di bilancio sono state approvate a maggioranza con voto contrario dell'opposizione.
Lungo ed articolato dibattito anche sul documento programmatico per la provincia di Ferrara del DUP , documento unico di programmazione della politica regionale unitaria. In questo documento si propongono una serie di linee di intervento sul medio termine per progetti importanti , in modo da non suddividere le erogazioni a pioggia, ma in un disegno preciso. Per quanto riguarda il DUP si riconosce come Ferrara sia una delle province di maggiore importanza agricola, che le infrastrutture la penalizzano e che l'età media si è alzata, ma a fronte di buoni servizi. Si tratta comunque di una serie ristretta di interventi importanti. Per quanto riguarda Berra i due progetti presentati sono tra i pochi già finanziati (la ristrutturazione del vecchio municipio e del teatro comunale) mentre hanno importanza locale anche il progetto per il traghetto sul Po e la tangenziale nord Est. Il documento programmatico è stato approvato a maggioranza con voto contrario del gruppo “Voce ai Cittadini”.


fonte: Estense.com

giovedì 30 luglio 2009

Lettere di Cristiana Serafini


Pensando di fare cosa gradita ai molti che non le hanno potute leggere e che l'hanno richiesto, pubblichiamo le lettere scritte da Cristiana Serafini sul sito di "sviluppo e solidarietà" durante la campagna elettorale.

“Il fine giustifica i mezzi”?

Pensando di fare cosa gradita a Cesare, il faraone d’Egitto Tolomeo, fratello di Cleopatra, uccise a tradimento Pompeo (48 a.C.) in fuga dopo la sconfitta di Farsalo. Si racconta che Cesare, quando gli venne recapitata la testa mozzata del rivale, addirittura pianse perché riteneva cosa ingiusta una tale morte per il suo avversario, che come tale egli stimava.

Una vittoria conseguita in modo scorretto,

toglie onore al vincitore.

Se siamo convinti delle nostre idee, della giustezza di ciò che offriamo, del valore di ciò che proponiamo, portiamolo avanti con forza e determinazione, ma in modo pulito, in modo leale perché al termine di tutto si fa sempre un bilancio e i giochi scorretti si pagano.

In qualunque tipo di “scontro” ci sono delle regole che vanno rispettate: dunque rispettiamole e lasciamo che la vittoria sia dettata, nel caso di queste elezioni amministrative, dalla libera e ponderata scelta dei cittadini. Compito dei due schieramenti è indirizzare gli elettori tramite programmi, confronti pubblici, incontri e dibattiti.

Atti di gratuito vandalismo cosa possono dimostrare se non lo scarso rispetto verso la proprietà altrui? Ovviamente non hanno l’approvazione della parte avversa, ma questi nottambuli free-lancers sono certi sia cosa gradita alla parte che così platealmente sostengono? Sono consapevoli che gli atti di cui si sono resi responsabili apportano unicamente biasimo al loro gruppo?

Sviluppo e Solidarietà è, come dire, sconfortato dal fatto che il confronto sia iniziato con manifesti strappati e ridicole scritte monosillabiche. Non è togliendo il viso di Eric Zaghini dai muri o scrivendo “NO” sotto i manifesti che i suoi sostenitori eviteranno di dargli il voto.


L’importanza di scegliere Eric Zaghini.

di Cristiana Serafini

Scegliere non è mai semplice. Scegliere non è mai una cosa da fare con leggerezza o superficialità. Le decisioni che prendiamo incidono prepotentemente sul corso della nostra vita, intesa sia come vita del singolo che come vita della comunità. Questo o quello non è mai la stessa cosa. Questo o quello fa la differenza.

La scelta che ci apprestiamo a compiere a giugno peserà indubbiamente sul futuro del nostro Comune e se vogliamo che lo influenzi in modo proficuo e positivo dobbiamo dare la preferenza ad Eric Zaghini.

Il mio appoggio a questo candidato sindaco non è stato “dalla pelle al cuore”; ha avuto un travaglio che, per quanto non lungo, è stato, comunque, meditato. Uno dei motivi per cui ho deciso di lavorare, non per lui, ma con lui, è stato che Eric, pur sapendolo, mi ha voluto nella squadra; una squadra impegnata a far sì che la gente di Berra, Cologna e Serravalle si convinca che Eric Zaghini è una persona valida e competente, una persona con una robusta preparazione, ma soprattutto una persona che ha come necessità primaria lo sviluppo e la salvaguardia di questo territorio.

Certo non si sobbarcherà da solo questo gravoso fardello. La lista dei sedici che lavoreranno a stretto contatto con lui non è un mero elenco, semplici nomi in ordine alfabetico per riempire degli spazi obbligatori. Sono uomini e donne stimati per la loro professionalità, qualificati per la loro competenza, apprezzati per l’interesse che dimostrano nel far crescere il loro paese.

Tutte queste persone, e non solo, sottraggono tempo alla famiglia, ore al sonno, spazi ad altre attività perché sono convinti di essere dalla parte giusta, sono persuasi che Eric sia la figura adatta per portare avanti il bene Comune.

Qualche tempo fa una persona mi ha detto : “éla l’àm piàs, parchè às vèd c’la vòl bèn al so paès”. Ecco, io vorrei che gli elettori di giugno fossero consapevoli, nel momento di apporre la fatidica croce, che Sviluppo e Solidarietà àl vòl bèn a st’àl Cumùn” e non ne ricerca altro che il meglio possibile.



lunedì 27 luglio 2009

PERDERE 4 MLN DI VOTI E NON SENTIRLI



Il Pd ha perso quattro milioni di voti. La Senatrice Bertuzzi ci ha fatto conoscere le motivazioni del suo sostegno a Franceschini: “è la persona che in questi mesi ha avuto il coraggio di non abdicare al progetto, è l’unico che garantisce la continuità sulla strada tracciata….”.
Il Pd ha perso quattro milioni di voti, la metà delle amministrazioni comunali e provinciali, in un anno circa trecentomila iscritti.
A Ferrara non è andata meglio, il PD in un anno ha perso 28mila voti. Nel voto per la Provincia ha ottenuto 8 mila voti in meno rispetto al voto europeo, espresso nello stesso giorno.
La Senatrice sostiene che il partito a cui pensa deve saper ascoltare, interpretare, farsi carico dei segnali e dei problemi della comunità, del territorio dei cittadini. Allora perché non iniziare dall’ascolto, dalla comprensione, dei risultati del voto? Se tanti cittadini-elettori ci hanno tolto il loro sostegno ci saranno delle ragioni, sarà pure la manifestazione di una delusione rispetto alle aspettative suscitate.
Di fronte a queste delusioni la Bertuzzi suggerisce di andare avanti così, che va bene, offrendoci una chiara indicazione sulla capacità di ascolto che secondo Lei dovrebbe avere il Pd, della serie: la strada è giusta, il leader pure, chi non ci ha capito oggi, di fronte al nuovo capirà domani.
In un partito democratico moderno, che sa ascoltare e parlare un linguaggio comprensibile, a fronte di risultati negativi ottenuti dalla propria leadership si dovrebbe prenderne atto e lasciare il campo, per consentire una discussione libera nella ricerca delle necessarie correzioni alla linea politica e a una guida che ne sia la nuova espressione.
Nel Pd non è così, da noi a fronte delle sconfitte ci esaltiamo, ci facciamo i complimenti e ci ricandidiamo.
Dimenticavo, la Bertuzzi rifiuta il partito dei capi bastone, o delle correnti, causa di tutti i mali. Preferisce il partito del leader, con un mandato pieno a decidere e tanti esecutori attorno.
Ma lei non è Senatrice eletta in quota Fassino; non è del gruppo dei parlamentari organizzati da Fassino per sostenere Dario?
Vorrei capire con chi se la prende. Non sarà di quelli che usa l’appartenenza alla corrente per ottenere qualcosa, magari un seggio al Senato, per poi demonizzarle pubblicamente per compiacere al popolo?

venerdì 17 luglio 2009

LA CISPADANA NASCE VECCHIA E GIA' PERICOLOSA



“Fiore all’occhiello? No, ennesimo fallimento”. Bolla così Mauro Malaguti il progetto della Cispadana. L’occasione è data da una interpellanza in consiglio provinciale nella quale il consigliere del Pdl afferma che “malgrado i biblici tempi di realizzazione, i tratti di Cispadana ultimati sono stati sbandierati, nel corso della recente campagna elettorale, come un ‘fiore all’occhiello’ dell’amministrazione, mentre rappresenterebbero “l’ennesimo fallimento di progettazione e realizzazione”.
Questo perché allo stato dell’arte l’arteria stradale, nonostante avrà “primaria importanza sia per i cittadini che per lo sviluppo del territorio e la logistica commerciale”, presenta “due sole corsie, senza quella di emergenza e senza guard-rail centrale: è di fatto una strada che nasce vecchia e pericolosa”.
Questo a maggior ragione, secondo Malaguti, “quando sarà percorsa da un traffico intenso e, spiace doverlo prevedere, purtroppo contribuirà ad alzare ulteriormente le nostre già drammatiche statistiche sugli incidenti stradali e sulle vittime della strada”.
Una specie di “seconda Ferrara-mare prima che venisse inserito il guardrail centrale - per il consigliere - e quindi sarà facile per tutti giudicarne la potenziale pericolosità”. Inoltre, visti i tempi di realizzazione “è evidente che il progetto originale rischia di essere obsoleto, e si sarebbe dunque dovuto rivederlo in funzione delle nuove normative in termini di sicurezza stradale e delle più recenti esigenze di traffico”.
“È davvero spiacevole dover vestire i panni di Cassandra – continua Malaguti - e, nello specifico, sarebbe auspicabile potersi sbagliare, ma denunciarlo significa anche prevenire, suggerendo a chi amministra la possibilità di provvedere prontamente per porvi rimedio”.
In conclusione Malaguti suggerisce di “rivedere immediatamente il progetto iniziale o porre dei correttivi a quello in fase di realizzazione, al fine di aumentare la sicurezza degli utenti in vista del prevedibile elevato flusso di traffico che la percorrerà una volta ultimata”.



fonte: estense.com

giovedì 16 luglio 2009


Dunque il Partito Democratico è completamente alla frutta. Non si sa più cosa sia. Fassino dice che il Partito Democratico non è un taxi. Bersani dice che il Partito Democratico non è un autobus e la Melandri dice che il Partito Democratico non è un tram. L’unica cosa certa che sappiamo del Partito Democratico è che non è un veicolo a motore. Sono veramente alla frutta. Sono andato per iscrivermi ad Arzachena. Sono andato con due garanti - perché ci vogliono due garanti che testimonino che tu sei tu – è venuto “Dughedaivezizzegazu” e il macellaio “Guzuguzu Paracheguzu”. Mi hanno detto che potevo fare la domanda, “ma la tessera non te la possiamo dare”. Ci siamo seduti in un bar. Ho compilato la mia domanda e ho pagato 16 euro. Ne bastavano 15, ma uno gliel’ho dato di stecca. Adesso sono riuniti in un consiglio provinciale e dicono che la mia domanda non è valida, perché non sono residente ad Arzachena. Allora, domani andrò a Nervi, dove sono residente, e cercherò di prendere la tessera lì dove sono residente. Allora spero che la Vincenzi, che è la sindaco, non mi tolga la residenza da Genova, sennò per iscrivermi a ‘sto cazzo di partito devo diventare un apolide! Il Partito Democratico non è un partito politico, è un Partito Burocratico. Non hanno un programma. Io ho visto quelli che si stanno candidando. Come si fa a votare Franceschini. Chi è Franceschini? Un programma? Non ce l’hanno. L’unico che ha un programma di questi candidati alla segreteria, sono io, che sono un comico. È fantastico. Noi abbiamo il nostro programma che conoscete benissimo. Il programma delle Cinque Stelle e della Carta di Firenze. Ne parliamo da anni. Parliamo di energie rinnovabili, di raccolta differenziata spinta porta-a-porta, di mobilità, di accesso alla rete libero e gratuito, parliamo di mobilità fatta in un altro modo, parliamo di case passive, di dematerializzazione, di “riufiuti zero”. Sono cose per la quali abbiamo dato battaglia con le liste Civiche. Ne sono stati eletti una quarantina. Non ne è stata data notizia, ma una quarantina di persone sono entrate in una trentina di città, anche importanti, come Bologna, Modena, Reggio. Noi abbiamo iniziato la nostra rivoluzione straordinaria dal basso, con cittadini non iscritti a partiti. Di questo hanno paura. Hanno paura che questa gente che è lì come Fassino, da venticinque anni, e la moglie, da trent’anni – cosa avrà mai fatto la signora Serafini per trent’anni mantenuta con gli stipendi pubblici – D’Alema, Violante … non li voterebbero neanche i loro parenti. E lo sanno. Sanno che se apriranno i loro loft dove si riuniscono a parlare del nulla sono rovinati. Ecco perché vogliono chiudersi e vivere dentro una cartellina per potersi archiviare serenamente per altri vent’anni. Questo non ve lo permetteremo più. Io voglio parlare ai giovani del Partito Democratico, che vogliono cambiare. Per esempio Debora Serracchiani, la mia unica interlocutrice. Si è permessa di condividere alcune nostre idee sul suo blog ed è stata subito tacitata. Ma è l’unica mia interlocutrice perché è l’unica che è stata eletta, a differenza di questi qui, di queste mummie che dovrebbero andare a provare una esperienza straordinaria: andare fuori e cercare di lavorare e sopravvivere come milioni di italiani.


fonte: blog di Beppe Grillo

venerdì 10 luglio 2009

SCRITTE OLTRAGGIOSE VERSO LE FORZE DI POLIZIA


Sulla darsena del Volano scritte oltraggiose verso le forze di polizia
Un murales contro i caduti di Nassirya

di Leonardo Rosa


Balordi tornano a colpire. È apparso nei giorni scorsi, sulla banchina della darsena del Volano, nei pressi del multisala, un murales opera di ignoti, con scritte ingiuriose nei confronti delle forze dell’ordine.
Come già capitato in passato l’episodio, più che deplorevole, torna a colpire la memoria dei militari italiani caduti in Iraq, recando la scritta “assassini, 10, 100, 1000 Nassirya”.



Fonte: estense.com

mercoledì 8 luglio 2009

I VOSTRI ARGOMENTI


Se siete a conoscenza di un argomento che ritenete sia di interesse per i cittadini di Berra, Cologna e Serravalle, inviateci una mail, meglio se con foto allegate all'indirizzo voceaicittadini@libero.it , anche se state organizzando una manifestazione, una festa o quant'altro e volete promuoverla ( sono escluse attività con scopo di lucro)

martedì 30 giugno 2009

Berra, l'amarezza di Grandi


Caro Sindaco, nonché Presidente del Consiglio Comunale, stimati membri della Giunta (eletti e non eletti), cari colleghi, consiglieri tutti, la presente dichiarazione è dovuta e credo un po’ da tutti attesa.

Cercherò brevemente nei minuti concessemi dal regolamento di fare un po’ di chiarezza e di esprimere alcuni concetti che sento il dovere di portare a conoscenza di tutti. Oggi sono un iscritto del PD, un membro della direzione provinciale del Partito Democratico con anzianità superiore rispetto a chi ha deciso di diventarne membro solo dopo l’offerta della candidatura “blindata”.

La convinzione di allora, degli albori, è limpida e piena, come quella del mio segretario nazionale Dario Franceschini. La mia convinzione è di avere un partito di centro-sinistra e lo ribadisco di Centro Sinistra, un partito che sappia abbandonare le divisioni e le provenienze e si raccolga in un progetto di cambiamento e di governo.

Oggi a Berra questo, mio malgrado, non lo vedo più. Bisogna uniformarsi a stili e diktat senza discussione e riflessione. La libertà di pensiero è ammessa, ma la conseguenza della difformità da tale pensiero è il boicottaggio e l’emarginazione. Il mio caso è emblematico ed eclatante. Sono state montate ad hoc dicerie e calunnie sulla mia fedeltà e lealtà al progetto di governo “Sviluppo e solidarietà” da me stesso scritto in più punti e sottoposto alla lista ed al candidato, punti presenti nel programma definitivo su cui s’impegnerà il gruppo ed il consiglio nei prossimi anni. Sulla mia persona si dichiarano “veti politici” od ancora più grave “voci, grida di piazza” tutte indirizzate contro di me.

Vorrei proprio pesare in termini di consensi questi veti politici, raffrontarli con il 35% di votanti delle primarie che mi ha scelto. Vorrei sentire queste voci aizzate contro la mia persona. Forse la professionalità posseduta, la perseveranza, l’impegno, la lealtà prestata alla causa nei passati cinque anni, non conta o forse non serve più. Ed allora via a trojke di nomine con scambi di deleghe, con professionalità da crescere. Sono sinceramente spaventato come cittadino. Non mi voglio addentrare sugli accordi e le promesse, perché forse a quei tavoli, a quegli incontri ripetuti e chiusi con: “siamo gentiluomini, basta la parola”, di persone con una parola e di veri gentiluomini ce ne era e ce ne è oggi uno solo: io. Non voglio affrontare neanche l’analisi dei numeri elettorali e delle preferenze, che come da mio uso e costume sarebbe prudenziale e realistica; voglio solo far notare che il successo di uno o l’insuccesso dell’altro si è giocato con pochi voti al centro, situazione che ha dimostrato lo scarso appeal di una leadership forzata e costruita con le parole.

Ora mi aspetto i fatti, la presenza sul territorio decisa e convinta, l’ascolto del cittadino, parole comprensive ed interessate. Su questo si baserà la mia presenza in questo consiglio, cioè sul ricordare a chi ha deciso di scegliere questo mestiere di farlo e di farlo al meglio. Sarò un consigliere attento e preciso alla gestione, ma soprattutto attento ai suggerimenti che riceverò e che porterò direttamente in consiglio, certo di poter fare con il ruolo affidatomi dai cittadini — cui non rinuncerò per incarichi in enti derivati o per lusinghe economiche — poco, ma comunque positivo, per il mio paese, dove vivo e dove sono i miei interessi ed affetti. Mi batterò fino in fondo per far emergere quelle istanze moderate e centriste che oggi non sono più, a mio modesto parere, adeguatamente rappresentate nell’organo di governo e snobbate dal gruppo dirigente locale PD e consigliare. Per quanto detto sopra, e mi accingo a chiudere, accetto la nomina e sebbene “non desiderato”, aderisco al gruppo di Sviluppo e Solidarietà. Non si torna indietro sulle scelte, sempre al servizio dei cittadini con libertà di pensiero ed opinione.


Simone Grandi

fonte: estense.com

domenica 28 giugno 2009

Primo Consiglio Comunale


Si è svolto venerdì scorso (26 giugno) il primo Consiglio Comunale dell’Amministrazione Zaghini.
Fra gli argomenti presentati, la nomina della nuova giunta così composta:
Egle Cenacchi Vicesindaco con deleghe al bilancio, finanze e controllo di gestione
Filippo Barbieri con deleghe alle attività produttive,turismo e sport
Mauro Tumiati con deleghe ai lavori pubblici, edilizia privata, urbanistica, caccia e pesca
Giuseppina Favaron (assessore esterno) con deleghe ai servizi sociali, scuola, cultura, pari opportunità e trasporti.
Nominati anche i Capigruppo dei due schieramenti che sono Marco Pozzati per la lista di centro sinistra Sviluppo e solidarietà e Stefano Grillanda per la lista Voce ai cittadini.
Dopo la presentazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco Zaghini, ha preso la parola il Capogruppo dell’opposizione Grillanda Stefano che ha dato disponibilità al dialogo ed alla collaborazione su tutti i punti condivisi dalle due liste, rimarcando però la volontà di un’opposizione dura laddove i punti non siano condivisi.
Grillanda ha concluso il suo intervento augurando a tutti i Consiglieri ed in particolar modo a quelli che per la prima volta siedono sui banchi del Consiglio di mantenere i valori che li hanno convinti a darsi da fare per il proprio territorio.
Particolarmente ricca di interventi da parte di tutti i Consiglieri Comunali davanti ad un pubblico da grandi occasioni, la serata è proseguita con un botta e risposta alternato fra i due schieramenti, in un clima di apertura e disponibilità al dialogo, unici interventi criticati, due “scivoloni” dovuti sicuramente alla giovane età ed all’inesperienza, quelli dei neoconsiglieri Dario Capatti (rifondazione comunista) e Andrea Bottardi.
Proprio sul neoconsigliere Dario Capatti, merita un commento l’intervento del Consigliere d’opposizione Leonardo Peverati, che si è detto soddisfatto della scelta del Sindaco di nominare quattro assessori rispetto ai sei dell’Amministrazione Capisani, auspicando però di non trovarsi fra qualche mese con nuove nomine (fra le quali appunto quella di Capatti, anticipata da La Nuova Ferrara proprio venerdì mattina).
In conclusione, è stata trattata una ratifica d’urgenza ad una variazione di bilancio, passata con il voto contrario di Voce ai Cittadini e con qualche critica da parte del gruppo stesso che ha lamentato il fatto di non poter discutere un punto in votazione.
In particolare Voce ai Cittadini, avrebbe voluto chiedere chiarimenti sui 1500,00 euro spesi per una manifestazione musicale avvenuta proprio qualche giorno prima delle elezioni e che ha visto fra i promotori alcuni candidati della lista Sviluppo e Solidarietà.

martedì 16 giugno 2009

Una vita da tappi premia Berra


Realizzato un cavallo a dondolo con oltre 7mila pezzi


Berra. Si è conclusa sabato scorso la mostra sui lavori realizzati con i tappi di plastica dalle scuole del territorio nell’ambito del progetto “Vita da tappi”: tantissime le persone che hanno visitato l’esposizione e che hanno votato l’opera preferita.

Si è aggiudicata il premio speciale la scuola dell'infanzia "Mons. Angelo Strani" di Berra che ha realizzato un magnifico cavallo a dondolo con oltre 7mila tappi.

Una affluenza davvero inaspettata dall'organizzazione per l’esposizione che ha visto in mostra al Centro Commerciale "Le Mura" sculture e opere davvero uniche e originali. Gli autori sono infatti i bambini e i ragazzi che hanno partecipato al progetto/concorso “Vita da tappi”, promosso per sensibilizzare grandi e piccoli sull’importanza del riciclaggio e del recupero per la salvaguardia dell’ambiente.

Non capita tutti i giorni di poter ammirare opere di questo tipo, assolutamente speciali, realizzate con creatività e fantasia ma al tempo stesso testimonianze concrete del percorso educativo compiuto dagli studenti, sotto la guida attenta e sensibile dei loro insegnanti, sul valore del recupero e del riciclaggio dei materiali di scarto e quindi sull’importanza di tutelare l’ambiente e le risorse a disposizione.

fonte: estense.com

GRAZIE!!





STEFANO GRILLANDA
E LA LISTA CIVICA "VOCE AI CITTADINI"

RINGRAZIANO I
1.687 CITTADINI

PARI A QUASI LA META' DELL'ELETTORATO
COMUNALE

CHE GLI HANNO VOLUTO ACCORDARE LA LORO FIDUCIA NELLA APPENA CONCLUSA COMPETIZIONE ELETTORALE PER L'ELEZIONE DEL SINDACO

Ad Essi e all'intera popolazione la promessa di un preciso impegno per un opposizione costruttiva volta al miglioramento delle condizioni socio economiche del nostro territorio