giovedì 16 luglio 2009


Dunque il Partito Democratico è completamente alla frutta. Non si sa più cosa sia. Fassino dice che il Partito Democratico non è un taxi. Bersani dice che il Partito Democratico non è un autobus e la Melandri dice che il Partito Democratico non è un tram. L’unica cosa certa che sappiamo del Partito Democratico è che non è un veicolo a motore. Sono veramente alla frutta. Sono andato per iscrivermi ad Arzachena. Sono andato con due garanti - perché ci vogliono due garanti che testimonino che tu sei tu – è venuto “Dughedaivezizzegazu” e il macellaio “Guzuguzu Paracheguzu”. Mi hanno detto che potevo fare la domanda, “ma la tessera non te la possiamo dare”. Ci siamo seduti in un bar. Ho compilato la mia domanda e ho pagato 16 euro. Ne bastavano 15, ma uno gliel’ho dato di stecca. Adesso sono riuniti in un consiglio provinciale e dicono che la mia domanda non è valida, perché non sono residente ad Arzachena. Allora, domani andrò a Nervi, dove sono residente, e cercherò di prendere la tessera lì dove sono residente. Allora spero che la Vincenzi, che è la sindaco, non mi tolga la residenza da Genova, sennò per iscrivermi a ‘sto cazzo di partito devo diventare un apolide! Il Partito Democratico non è un partito politico, è un Partito Burocratico. Non hanno un programma. Io ho visto quelli che si stanno candidando. Come si fa a votare Franceschini. Chi è Franceschini? Un programma? Non ce l’hanno. L’unico che ha un programma di questi candidati alla segreteria, sono io, che sono un comico. È fantastico. Noi abbiamo il nostro programma che conoscete benissimo. Il programma delle Cinque Stelle e della Carta di Firenze. Ne parliamo da anni. Parliamo di energie rinnovabili, di raccolta differenziata spinta porta-a-porta, di mobilità, di accesso alla rete libero e gratuito, parliamo di mobilità fatta in un altro modo, parliamo di case passive, di dematerializzazione, di “riufiuti zero”. Sono cose per la quali abbiamo dato battaglia con le liste Civiche. Ne sono stati eletti una quarantina. Non ne è stata data notizia, ma una quarantina di persone sono entrate in una trentina di città, anche importanti, come Bologna, Modena, Reggio. Noi abbiamo iniziato la nostra rivoluzione straordinaria dal basso, con cittadini non iscritti a partiti. Di questo hanno paura. Hanno paura che questa gente che è lì come Fassino, da venticinque anni, e la moglie, da trent’anni – cosa avrà mai fatto la signora Serafini per trent’anni mantenuta con gli stipendi pubblici – D’Alema, Violante … non li voterebbero neanche i loro parenti. E lo sanno. Sanno che se apriranno i loro loft dove si riuniscono a parlare del nulla sono rovinati. Ecco perché vogliono chiudersi e vivere dentro una cartellina per potersi archiviare serenamente per altri vent’anni. Questo non ve lo permetteremo più. Io voglio parlare ai giovani del Partito Democratico, che vogliono cambiare. Per esempio Debora Serracchiani, la mia unica interlocutrice. Si è permessa di condividere alcune nostre idee sul suo blog ed è stata subito tacitata. Ma è l’unica mia interlocutrice perché è l’unica che è stata eletta, a differenza di questi qui, di queste mummie che dovrebbero andare a provare una esperienza straordinaria: andare fuori e cercare di lavorare e sopravvivere come milioni di italiani.


fonte: blog di Beppe Grillo

2 commenti:

  1. Mi permetto di commentare l'ultima trovata del comico Genovese.
    Non sono un gran estimatore di Beppe Grillo come figura politica, lo stimavo molto di più negli anni 80, primi anni 90 quando veramente faceva solo il comico. Oggi vuole dimostrare la poca credibilità del Partito Democratico, che di democratico ha molto poco, i falsi congressi, le false elezioni primarie, la falsa disponibilità all'apertura verso qualsiasi iscritto abbia intenzione di concorrere alla Segreteria Nazionale.
    Ciò che sta avvenendo ricorda molto ciò che è successo a Berra in gennaio, false elezioni primarie, per confermare ciò che già si era deciso, accesso alla candidatura solo a pochi martiri, disposti a sacrificarsi per il trionfo del leader del momento (Simone Grandi insegna)
    Auguri PD però secondo noi il posto c'era per un altro comico.

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  2. Io non sono del tutto d'accordo con quanto affermato, per me hanno fatto benissimo a lasciare fuori Beppe Grillo,
    di comici veri nel PD ce n'è già troppi, questo sarebbe passato indifferente.

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