venerdì 16 ottobre 2009

CONSIGLIO COMUNALE DEL 14/10/2009


Lunga ma inutile seduta mercoledì sera a Berra
Unione dei Comuni, nulla di fatto

Berra. È terminato dopo la mezzanotte il consiglio comunale di mercoledì a Berra. All'ordine del giorno c'era la la trasformazione dell’Associazione intercomunale tra i Comuni di Copparo, Berra, Jolanda di Savoia, Tresigallo, Formignana e Ro, in Unione dei Comuni, con approvazione dello statuto ed atto costitutivo.
Ampia maggioranza favorevole, ma per l'astensione del Consigliere di maggioranza Grandi non è stato raggiunto il quorum dei due terzi necessario per la immediata esecutività. Serviranno altre votazioni.
Ad inizio seduta è stato discusso ed approvato un ordine del giorno sulla scuola (che ha portato il discorso anche sulle scuole primarie locali) e contro i tagli governativi che finiranno per apportare accorpamenti. Lungo dibattito, e minoranza che si è astenuta (avendo chiesto e non ottenuto modifiche all'ordine del giorno).
Il consigliere di maggioranza Grandi si è dichiarato non soddisfatto della lunga e circostanziata risposta alla sua interrogazione (proposta in sedute precedenti) su via Curte, per non aver preso in considerazione il complesso del problema.
Il sindaco di Ro, Filippo Parisini, presidente di turno dell'Associazione dei Comuni, ha illustrato in modo brillante ed esaustivo l'Unione, prima del volto del Consiglio, con la sua personalità giuridica, il suo consiglio dell'Unione (composto da consiglieri comunali dei sei comuni) la giunta (i sindaci) ed il Presidente (un sindaco, in carica per massimo due anni), la possibilità di economie di scala, di realizzazione di servizi che i comuni ormai non sono più in grado di sostenere da soli (come i servizi sociali, associati da anni con ottimi risultati) o di livello superiore a quanto garantito dal singolo, la possibilità di impiegare meglio le risorse anche umane ed infine anche di avere una serie di contributi (che ai singoli ed alle associazioni non verranno più erogati).
L'intenzione è di partire con un numero superiore di servizi in comune rispetto al minimo di legge (cinque servizi il primo anno e cinque nel secondo, invece dei tre più tre dei minimi di legge).
La minoranza (interventi dei consiglieri Galli e Peverati, dichiarazione di voto del capogruppo Grillanda) ha eccepito sulla formazione di un carrozzone inutile, sull'aumento delle spese, sulla scarsa rappresentatività alle minoranze , sulla inutilità di un passaggio intermedio con la provincia di per se da eliminare e sulle possibilità di una fusione, annunciando il suo voto contrario. Interventi a sostegno di Barbieri, Pozzati, Cenacchi e Zaghini sulle opportunità offerte, e sulla richiesta di fiducia in un progetto di sviluppo futuro che sta prendendo piede e che garantirà migliori servizi e costi sostenibili.
Poi il colpo di scena. Grandi, al momento della dichiarazione di voto per il suo gruppo, sosteneva di credere nell'Unione, ma che ci si stava muovendo troppo in fretta e su troppi campi, e preferiva prendere un momento di riflessione. Al momento del voto, quando era richiesta la maggioranza dei due terzi del civico consesso, la sua astensione toglieva il voto necessario.
Nonostante la maggioranza ampia, quindi, il Comune di Berra non poteva approvare la immediata esecutività come gli altri comuni della Zona (a Jolanda, addirittura, all'unanimità).
Saranno quindi necessari altri due consigli comunali sulla materia. In chiusura, approvata la nomina del consigliere di minoranza Galli alla commissione per le pari opportunità.


fonte: estense.com

2 commenti:

  1. il "carrozzone" va avanti da seeeee!!!! e al tol su anc qui chi a votà contra!!!

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  2. scusate ma cos'è sta unione dei comuni? c'è il sodaggio ma non c'è scritto cos'è!

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