lunedì 27 luglio 2009

PERDERE 4 MLN DI VOTI E NON SENTIRLI



Il Pd ha perso quattro milioni di voti. La Senatrice Bertuzzi ci ha fatto conoscere le motivazioni del suo sostegno a Franceschini: “è la persona che in questi mesi ha avuto il coraggio di non abdicare al progetto, è l’unico che garantisce la continuità sulla strada tracciata….”.
Il Pd ha perso quattro milioni di voti, la metà delle amministrazioni comunali e provinciali, in un anno circa trecentomila iscritti.
A Ferrara non è andata meglio, il PD in un anno ha perso 28mila voti. Nel voto per la Provincia ha ottenuto 8 mila voti in meno rispetto al voto europeo, espresso nello stesso giorno.
La Senatrice sostiene che il partito a cui pensa deve saper ascoltare, interpretare, farsi carico dei segnali e dei problemi della comunità, del territorio dei cittadini. Allora perché non iniziare dall’ascolto, dalla comprensione, dei risultati del voto? Se tanti cittadini-elettori ci hanno tolto il loro sostegno ci saranno delle ragioni, sarà pure la manifestazione di una delusione rispetto alle aspettative suscitate.
Di fronte a queste delusioni la Bertuzzi suggerisce di andare avanti così, che va bene, offrendoci una chiara indicazione sulla capacità di ascolto che secondo Lei dovrebbe avere il Pd, della serie: la strada è giusta, il leader pure, chi non ci ha capito oggi, di fronte al nuovo capirà domani.
In un partito democratico moderno, che sa ascoltare e parlare un linguaggio comprensibile, a fronte di risultati negativi ottenuti dalla propria leadership si dovrebbe prenderne atto e lasciare il campo, per consentire una discussione libera nella ricerca delle necessarie correzioni alla linea politica e a una guida che ne sia la nuova espressione.
Nel Pd non è così, da noi a fronte delle sconfitte ci esaltiamo, ci facciamo i complimenti e ci ricandidiamo.
Dimenticavo, la Bertuzzi rifiuta il partito dei capi bastone, o delle correnti, causa di tutti i mali. Preferisce il partito del leader, con un mandato pieno a decidere e tanti esecutori attorno.
Ma lei non è Senatrice eletta in quota Fassino; non è del gruppo dei parlamentari organizzati da Fassino per sostenere Dario?
Vorrei capire con chi se la prende. Non sarà di quelli che usa l’appartenenza alla corrente per ottenere qualcosa, magari un seggio al Senato, per poi demonizzarle pubblicamente per compiacere al popolo?

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