giovedì 14 ottobre 2010

ECCO PERCHE'............


Il testo che segue è copia conforme - ai sensi dell'art. 23 del Dlgs. 82/2005 e s.m.i - dell'originale
cartaceo depositato presso gli Uffici della Provincia di Ferrara.
INCARICATO: Angela Sassoli
PROVINCIA DI FERRARA
Giunta Provinciale – Seduta del 3-8-2010 Ore 9.30
Deliberazione n. 249 Prot. Gen. 64852
OGGETTO:
Progetto di risanamento della sovrastruttura stradale tratto SP 2 Via Copparo. Revoca precedenti
deliberazioni G.P.nn. 62/13807/2010 e G.P.nn. 81/18017/2010.
In data sopraindicata, nella Residenza Provinciale, Castello Estense, si è riunita la Giunta Provinciale.
Componenti assegnati n. 9, in carica n.9:
Marcella ZAPPATERRA Presidente
Massimiliano FIORILLO Vice Presidente
Davide NARDINI Assessore
Tonino ZANNI “
Patrizia BIANCHINI “
Giorgio BELLINI “
Davide BELLOTTI “
Carlotta GAIANI “
Caterina FERRI “
dei quali sono presenti alla trattazione di questo atto n. 6 e sono assenti: Bellotti, Ferri, Bellini
Partecipa alla seduta il Vice Segretario Generale Dott. Pietro BUZZI
In pubblicazione all’Albo Pretorio
dal 11-8-2010 e per 15 giorni
consecutivi.
L’INCARICATO
_________________________
La presente deliberazione è divenuta esecutiva in seguito
a pubblicazione per 10 giorni consecutivi all’Albo Pretorio
di questo Ente.
Ferrara, ____________________
IL SEGRETARIO GENERALE
___________________________________
LA GIUNTA
Su proposta dell’Assessore ai LL.PP. - Davide Nardini;
Premesso:
- che con delibera G.P.nn. 62/13807 del 23.02.2010, esecutiva ai sensi di legge, è stato
approvato il progetto preliminare per lavori di risanamento della sovrastruttura stradale
della strada provinciale n. 2 Via Copparo , nel tratto dal Km 22 +200 al Km 23+ 400,
dell’importo di complessivi € 270.735,32 IVA 20% compresa;
- che con delibera G.P. nn. 81/18017 del 08.03.2010 esecutiva ai sensi di legge, è stato
approvato il progetto definitivo dei suddetti lavori dell’importo complessivo ammontante
ad € 270.735,32 IVA 20% compresa, recante il seguente quadro economico:

Rilevato
che successivamente l’Amministrazione comunale di Berra, interessata dall’intervento in
oggetto, a causa dei notevoli disagi alla circolazione stradale dovuti alla chiusura al traffico,
ha convenuto sull’opportunità di non dar corso all’esecuzione prevista;
che nel corso degli ultimi mesi si sono manifestate altre esigenze più urgenti che richiedono
la disponibilità di risorse finanziarie non previste nel bilancio corrente.
Considerato che per l’intervento di che trattasi non si ravvisano gli estremi di urgenza così
come dichiarato dal Responsabile Unico del Procedimento, con nota in atti;
Inteso revocare le proprie precedenti deliberazioni GP nn. 62/13807/2010 e
81/18017/2010, dando mandato al dirigente compente per l’adozione degli atti gestionali
conseguenti al presente dispositivo, comportanti il ritorno nella disponibilità dell’azione di
bilancio dell’importo recuperato.
Quanto sopra premesso e considerato:
Visti gli uniti pareri favorevoli del Responsabile del Servizio interessato e del Ragioniere
Capo in ordine, rispettivamente, alla regolarità tecnica e contabile;
Con votazione unanime resa in forma palese:
Totale lavori a misura
Oneri per la sicurezza dei cantieri
Importo lavori
218.127,50
2.372,50
220.500,00
Somme a disposizione
i.v.a. 20% 44.100,00
spese tecniche: incentivi art. 92 d. lgs. 163/06 (0.5%) 1.102,50
Irap 75,32
spese tecniche coordinamento sicurezza cantiere 1.500,00
pubblicazione bando e tassa appalti 150,00
lavori in economia , imprevisti 3.307,50
totale 270.735,32
DELIBERA
1. Di revocare le proprie precedenti deliberazioni GP nn. 62/13807/2010 e
81/18017/2010, aventi per oggetto l’approvazione del progetto preliminare e
definitivo dei lavori di risanamento della sovrastruttura stradale della strada
provinciale n. 2 Via Copparo nel tratto dal Km 22 +200 al Km 23+ 400, dell’importo
di complessivi € 270.735,32;
2. Di dare mandato al dirigente competente per l’adozione degli atti gestionali
conseguenti alla presente revoca
3. Di dare atto che la spesa di progetto pari a € 270.735,32 è imputata sul bilancio di
previsione 2010 capitolo 2416040 azione 4924.
Stante l’urgenza di provvedere al fine di dare attuazione al deliberato e poter riutilizzare le
risorse economiche;
Con unanime e separata votazione espressa in forma palese:
DELIBERA
Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134 comma 4° del
Decreto Legislativo n.267 del 18.08.2000.
sm/
IL VICE SEGRETARIO GENERALE LA PRESIDENTE
(Dott. Pietro Buzzi) (Marcella Zappaterra)
DELIBERA GP NN. 249/64852 DEL 3-8-2010
PARERI EX ART. 49 D.Lgs. 267/2000
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarita’ tecnica
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
F.to Ing. Mauro Monti
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarita’ contabile
PER IL RAGIONIERE CAPO
F.to Dott.Pietro Buzzi

venerdì 24 settembre 2010

LA PROVINCIA DI FERRARA DIMENTICA IL COMUNE DI BERRA



“Quattro Milioni di Euro” per la viabilità provinciale

Qualche settimana fa leggevo sul giornale quanto l’Amministrazione Provinciale investirà, entro il prossimo anno, per la sistemazione delle strade provinciali.
L’Assessore Nardini ha snocciolato cifre e ha indicato, con estremo dettaglio, quali saranno gli interventi sulla viabilità.
Ebbene, dei quattro milioni di euro d’investimenti previsti, non un centesimo sarà destinato né alla viabilità provinciale del nostro comune, né a quella del territorio a noi vicino.
Dimenticati, evidentemente considerati “non degni” di attenzione, né per le strade che franano, né per quelle che da anni sono pericolose per la circolazione, dato il manto fatiscente.
Che fossimo politicamente ininfluenti in provincia lo sapevamo, ma non trovare un solo intervento per il nostro territorio in un elenco dove la gran parte dei comuni ferraresi sono menzionati, per interventi più o meno importanti, fa male. A me dà fastidio.
BERRA: un comune che pochi mesi fa ha deliberato di dare alla Provincia di Ferrara 250mila euro per la realizzazione di una strada che congiungerà Ro Ferrarese con Ponte Rafanello, vicino a Boara, sulla viabilità per Cona; una “bretella” di strada che a noi non porterà grandi benefici. Abbiamo dato più per solidarietà che per interesse.
Assessore Nardini, so che la riconoscenza non è di questo mondo, ma con 4milioni di euro a disposizione, possibile che per questo comune, forse a lei sconosciuto, non si sia almeno ritenuto di verificarne le eventuali esigenze?!
Faccia un giro dalle nostre parti, assessore, magari si fermi a parlare col Sindaco, visto che lui non viene a parlare con lei, e si faccia un’idea di quello che si può fare.

Berra, 23/09/2010


Leonardo PEVERATI
Consigliere comunale di Berra
Gruppo “Voce ai Cittadini"

mercoledì 8 settembre 2010

ARRIVA L'ARMATA FAVARON


Sono solito, quando un consigliere interviene su di un argomento, lasciare la possibilità di ribattere al consigliere stesso, che normalmente coinvolge comunque il gruppo riguardo agli interventi presentati.
Faccio un’eccezione in questo caso, dove by-passo il consigliere Peverati per rispondere all’assessore Favaron Giuseppina in quanto nella sua “sconfusionata” analisi, chiama in causa anche le caratteristiche della coalizione.
Sorrido, vedendo una sinistra nazionale, sostenere (verbalmente) un Presidente della Camera, eletto ad eroe solo per essersi messo su alcuni argomenti, “di traverso” al Presidente del Consiglio, una sinistra nazionale che grida allo scandalo, perché non si concede la possibilità ad un esponente delle istituzioni di esprimere il proprio parere, anche se in contrapposizione con la sua stessa coalizione. Rispuntano paroloni come dittatura, resistenza, e via di seguito in questo turbinio di termini “vintage”.
Viene quasi logico pensare che il “pecoreccio” popolo delle piccole istituzioni si allinei con i capi nazionali, sostenga la possibilità di opporsi al bavaglio, si appelli all’articolo 21 della costituzione che cita “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
Invece nel Comune di Berra cosa accade? Che questo diritto inviolabile di potersi esprimere viene contrastato con continue accuse di “spararle grosse, rumorose e senza fondamento”Forse questi interventi non sono proprio senza fondamento se fanno tanto arrabbiare l’assessore Favaron, forse qualche perplessità fra la popolazione c’è stata, forse chi l’ha evidenziata è parte attiva della Parrocchia di Serravalle, forse proprio dall’ambito Parrocchiale sono stati espressi alcuni dubbi. Ma copriamoci gli occhi, l’Amministrazione va avanti senza farsi influenzare dai pareri “fuori Giunta” .
È vero, non ci si può basare sui “tutti sanno” ” è da anni che….” “ la Parrocchia non mancherà di…..” ma a volte parlare e soprattutto ascoltare risulta molto utile per amministrare bene.
Vogliamo veramente valutare se la nuova iniziativa è stata un successo? Si presenti la Signorina Favaron con i dati delle presenze giornaliere con indicato il Comune di residenza dei bambini partecipanti, non solo con quelli dell’ultima settimana che ci ha già sfagiolato con dovizia di numeri ( durante l’ultima settimana il campo estivo Parrocchiale era già stato chiuso, ne consegue che un discreto numero si sia iscritto a quello comunale).
Abbiamo volutamente preso male la mira nello sparare, consapevoli del fatto che l’assessore Favaron è stata paracadutata in Giunta per puro rispetto di equilibri territoriali, ricordi che se vogliamo abbiamo un’ottima mira, ma fare centro a volte potrebbe ferire.

Grillanda Stefano

sabato 4 settembre 2010

CONTINUANO LE BUGIE


Riportiamo di seguito le dichiarazione del Vice Sindaco Egle Cenacchi, lette sul sito: serravalleweb.com:



Il vicesindaco Egle Cenacchi, in merito alla ormai famosa vicenda della Telecamera, con un suo intervento intende mettere dei punti fermi e chiarire i passaggi della storia.

«In questa vicenda sono state dette falsità e utilizzati termini scorretti con troppa leggerezza. In questo modo si travalica il dibattito politico creando situazioni pesanti. A volte è necessario mettere dei punti fermi. Nel programma elettorale della nostra coalizione c'era l'idea di istituire un efficace controllo del territorio mediante una serie di videocamere di controllo realizzate in maniera adeguata alle necessità. È stata una priorità affrontata da subito e realizzata in tempi celeri. Il suo successo è notevole, tanto che stiamo ragionando su di un allargamento della rete di videocamere per mettere sotto controllo un sempre maggiore numero di punti sensibili sul territorio. Nella precedente amministrazione si era ragionato in termini simili, ma il progetto, regolarmente affidato per il processo di realizzazione ad uno dei membri della giunta, e che ora non è più in carica, per tutta una serie di situazioni non ha avuto un'evoluzione coerente con le aspettative, per una serie di problemi tecnici che sono stati in seguito affrontati e risolti nel caso del sistema ora in funzione».

«In pratica, una videocamera di sorveglianza installata nei pressi del parco avrebbe dovuto garantire immagini in funzione antivandalica. All'atto dell'installazione, non essendo stato possibile ottenere un risultato a livello di immagini compatibile con le aspettative, si decise di soprassedere all'installazione vera e propria, in attesa di un migliore livello di connessione. Su questa base, non sono stati installati i cartelli che avvertono della videosorveglianza in atto, e nemmeno nominato un responsabile della banca dati contenente le immagini, non sono stati effettuati collaudi (dato che un'attrezzatura di questo tipo non li prevede, essendo previsto solo un controllo della conformità alle norme della Unione Europea), perché si è visto da subito come la videocamera, non collegata come da aspettativa ad un'apposita antenna ricevente ma invece collegata all'Hot Spot della piazza, in quelle condizioni non era in grado di fornire immagini adeguate, troppo sgranate e poco nitide. La scelta, per non vedere un impianto con materiale di assoluto valore andare danneggiato o in disuso, è stata quella di lasciare sul posto il solo involucro climatizzato della videocamera, anche con funzione di deterrente (funzione che ha avuto successo per lungo tempo)».

«Sulla base di una richiesta avanzata dal Consigliere Grandi (che, guarda caso, era il responsabile per la precedente giunta di quel procedimento di installazione), ho contattato il nostro consulente tecnico per l'installazione, che mi ha risposto, dando per scontato che fossi a conoscenza della situazione della videocamera, che le immagini, riferendosi a quelle dei test realizzati, erano inadatte. Sulla base delle comunicazioni ricevute ho risposto in materia. Se dalla mia risposta in consiglio qualcuno ha desunto che fossimo in possesso di immagini degli atti vandalici specifici, sono sinceramente spiacente per il malinteso e per il fraintendimento, ma di quelle immagini non avremmo potuto comunque legalmente essere in possesso. In ogni caso, non è installata una telecamera spenta, o non funzionante, dato che il materiale in questione è immagazzinato in attesa di essere impiegato nel nuovo sistema di videosorveglianza, studiato per mandare le immagini alla polizia municipale e realizzare un efficace controllo territoriale (che in questi mesi ha già dato risultati interessanti), ma solo un involucro protettivo, proprio perché non era possibile, con quella installazione, arrivare al risultato aspettato. E contiamo di inserire in futuro, con un allargamento della videosorveglianza, quello ed altri punti sensibili del territorio».



Sto continuando a pizzicarmi per capire se sto sognando o se son desto.
Concordo in pieno con quanto dice il Vice Sindaco, “In questa vicenda sono state dette falsità e utilizzati termini scorretti con troppa leggerezza”, ma la colpa è solo Tua cara Cenacchi, solo Tu hai detto falsità o utilizzato termini scorretti.
Tutto il resto sinceramente mi fa sperare di risvegliarmi e di credere di aver sognato la risposta, Tu ti fai un vanto di avere nel programma elettorale l’installazione delle videocamere per un efficace controllo del territorio? Ma non sei la stessa che alla proposta dell’allora Circolo di Alleanza Nazionale,( proposta presentata dopo un incontro con i Cittadini) , eri fermamente convinta, durante le sedute della commissione istituita in proposito, dell’inutilità della videosorveglianza, anzi c’era il rischio di andare a ledere la privacy dei cittadini?, ora lo ritieni un ”successo notevole, tanto che stiamo ragionando su di un allargamento della rete di videocamere per mettere sotto controllo un sempre maggiore numero di punti sensibili del territorio” cosa è cambiato? Che ora Ti fai vanto di un’idea, sicuramente non risolutiva ma efficace, che però arrivava dalla parte “avversa” quindi era da contrastare?.
Riguardo alla videocamera “ inquisita”? non eri forse l’assessore ai lavori pubblici nel periodo di installazione della stessa? Non è passata per la “tua scrivania” l’installazione della falsa videocamera o comunque la relazione sul malfunzionamento della stessa? Non voglio credere che non hai seguito l’evolversi del problema. E comunque “si è visto da subito come la videocamera non collegata come da aspettativa ad un’apposita antenna ricevente ma invece collegata all’Hot Spot della piazza, in quelle condizioni non era in grado di fornire immagini adeguate, troppo sgranate e poco nitide” e chi se ne è accorto subito se non l’Assessore “competente” ?
Ammesso (e non concesso) che siano vere le affermazioni della risposta del Vice Sindaco,immagino la discussione in merito alla preparazione della risposta all’interpellanza del Consigliere Grandi, “ signor consulente tecnico , mi da chiarimenti in merito agli atti vandalici della primavera 2010 nel parchino comunale?” ed il “fantomatico consulente tecnico” che risponde con “prove di registrazione” di alcuni anni prima. Ma ha un nome e cognome questo consulente tecnico? In base a quale preparazione tecnica gli è stato dato incarico se non capisce se si parla del 2010 o di alcuni anni prima?.
Non è stata fraintesa la risposta, il fraintendimento presuppone che chi ha esposto abbia esposto bene e chi doveva recepire, abbia recepito male, questa è una menzogna o, facendo mia una frase letta in una discussione su di un sito internet a riguardo, sia un’arrampicata sugli specchi con due saponette bagnate in mano.



Grillanda Stefano

venerdì 20 agosto 2010

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE.........




Alcuni anni fa (credo almeno tre) in qualità di Consigliere Comunale, vengo informato da un cittadino di Berra che la videocamera posta nei pressi del parco pubblico del capoluogo Berrese è completamente coperta dai rami di un albero e questo impedisce la registrazione delle immagini.
Vengo colto di sorpresa perché ancora non si parlava di videosorveglianza e non ero a conoscenza di impianti installati nel territorio, mi reco così di fronte alle scuole elementari e cerco di individuare la videocamera che mi era stata segnalata, la individuo è applicata su di un palo della pubblica illuminazione davanti alle scuole elementari ed è “puntata” sui giochi del parco pubblico, dove normalmente sostano bambini con mamme e nonni, nei dintorni nessun cartello che indichi che in quella zona sono presenti impianti di registrazione (obbligatori per la legge sulla privacy) .
Mi reco così dal Sindaco (allora il Dott. Cristiano Capisani) e lo rendo partecipe della segnalazione ricevuta mentre chiedo chiarimenti riguardo alla presenza della videocamera non segnalata.
Mi viene detto che la videocamera in questione non è collegata,quindi non registra immagini, viene invece usata come deterrente per evitare eventuali danni ai giochi presenti nel parco in questione, ne condivido l’installazione anche se non in funzione e taccio al fine di ottenere il risultato sperato, cioè evitare che si compiano atti vandalici nel parco.
Con il tempo si è saputo della falsa videocamera, tutti, amministratori e cittadini sono a conoscenza che la videocamera in questione non registra perché non collegata.
Con il tempo purtroppo si sono verificati altri danneggiamenti ai giochi del parco, tanto da spingere il Consigliere comunale di maggioranza Grandi Simone a presentare un’interpellanza, chiedendo fra le altre cose (forse volutamente anche in maniera provocatoria) se la videocamera installata in zona avesse ripreso delle immagini dei vandali al fine di poterli riconoscere………
Fino a questo punto niente di particolare, cose che purtroppo succedono in buona parte dei comuni, alcuni vandali che non sanno come sfogare la loro stupidità si concentrano su beni pubblici, distruggendoli, ma il problema non è questo, o per meglio dire non è solo questo, il problema è la risposta del Vice Sindaco Egle Cenacchi, che risponde all’interpellanza di Grandi Simone, affermando che non è stato possibile individuare i responsabili perché le immagini “ non erano sufficientemente nitide” e dove viene data questa risposta? Ma in Consiglio Comunale naturalmente e da un Vice Sindaco……...
Credo, ma a questo punto non ne sono più sicuro, che un Consiglio Comunale abbia il compito di discutere e decidere sui problemi del territorio che rappresenta, ci possono essere pareri discordanti legati al pensiero personale o a prese di posizioni partitiche, ma, e su questo punto comincio ad avere perplessità, ci dovrebbe essere sempre sincerità. L’attuale Consiglio Comunale è composto per buona parte da consiglieri di prima nomina, persone cioè che siedono sul banco del consiglio da poco più di un anno e che quindi non conoscono tante situazioni ( in questo caso l’installazione della falsa videocamera) ma esprimono un proprio parere in base alle spiegazioni della giunta o degli assessori competenti, ora se questi si permettono anche di raccontare bugie durante una seduta del consiglio, che fiducia si può avere di chi rappresenta le istituzioni?
Siamo abituati ai continui voltafaccia politici del Vice Sindaco, volti ad ottenere incarichi personali, ma la preghiamo di una cosa, una volta ottenuti gli incarichi li svolga come devono essere svolti possibilmente non mentendo in un Consiglio Comunale che ha già tanti problemi………

Per dovere di cronaca: sono stati richiesti tutti i documenti relativi all’installazione ed al collaudo della videocamera in questione ( documenti che non arriveranno mai perché inesistenti) il 10 agosto scorso, due giorni dopo sembra da voci di corridoio che sia stato dato incarico ad una ditta di installare al più presto una “vera” videocamera al posto di quella falsa. Si potrebbe fare la stessa cosa con il Vice Sindaco, sostituire quella “falsa” con una vera………

Grillanda Stefano
Capogruppo "Voce ai Cittadini"

IL "PASTICCIO" DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA'


Riportiamo di seguito l'articolo apparso su "La Nuova Ferrara" il giorno 18 agosto scorso:

«Grandi fa critiche strumentali senza conoscere»
la Nuova Ferrara — 18 agosto 2010 pagina 23 sezione: PROVINCIA

BERRA. L’assessore comunale berrese Giuseppina Favaron interviene in merito alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Simone Grandi sulla commissione pari oppurtunità. «A volte la smania d’intervenire su tutto, porta a sparare a zero, ma mirando al bersaglio sbagliato. Purtroppo, il consigliere Grandi - motiva le sue ragioni la Favaron - mostra di non conoscere la realtà, di parlare per sentito dire e di farlo senza aver mai partecipato a nessuna seduta della precedente e dell’attuale commissione. La commissione è composta da rappresentanti della società e dalle componenti politiche, sia di maggioranza che di opposizione, è consultiva ed opera nella gestione della cosa pubblica secondo le norme stabilite dal regolamento costitutivo». Poi l’assessore entra nel merito di alcuni dati: «La commissione - spiega - era composta inizialmente da 25 membri (numero che era sto soggetto a critiche in quanto definito elevato in termini di costi e quindi strumentalizzato); in questi mesi di lavoro sette dei suoi componenti hanno rassegnato le dimissioni. Ci sono stati cambi di residenza con trasferimento in altra regione, impegni personali non superabili nel campo lavorativo, inconciliabili con attività come quella della commissione pari opportunità, che ai partecipanti dei suoi gruppi di lavoro chiede risorse di tempo e di impegno, non remunerabili sul piano puramante economico. Ebbene, dopo le dimissioni di questi 7 componenti, il numero è paragonabile a quello iniziale della commissione al suo varo, nella scorsa legislatura, alla partenza del febbraio 2008». «Il consigliere Grandi non c’era. Mai. Con quali elementi conoscitivi - prosegue l’assessore Favaron - esprime critiche di questo tipo? Strumentalizzando forse stralci di lettere dimissionarie già condivise e discusse in commissione? L’ottimizzazione dei lavori si costruisce anche partendo dal confronto delle diverse volontà di critica costruttiva, anche passionale, e non da qualunquistici attacchi dal basso e rattristante profilo polemico. Noi pensiamo che chi crede negli ideali delle pari opportunità persegua gli obiettivi della commissione, e si metta in condizione di restare e lavorare superando le piccole divergenze, che sono state così bassamente strumentalizzate, piuttosto che cercare visibilità svolazzando via. La nostra politica - conclude quindi l’assessore - è quella dei diritti umani. I fatti dimostrano che lavoriamo per costruire. La nostra natura di donne porta ad utilizzare quella marcia in più che ci contraddistingue. Ciò detto, lo stesso Grandi è ora e sempre invitato a partecipare ai nostri incontri, sentendosi in diritto di portare lavoro ed idee con quella libertà di pensiero e nell’ambito di un equilibrio che sono nella natura stessa della commissione, da lui attaccata in questo caso senza cognizione di causa».

A seguire la replica del Consigliere di maggioranza Grandi Simone:

Caro Direttore,

si rende necessaria la mia replica all’articolo apparso oggi sul suo giornale, intervento di inaudita durezza, un attacco personale, strumentale che mal si intona con i candidi principi rivendicati dalla signora del rispetto dei diritti umani, di tutti anche di un semplice consigliere eletto come il sottoscritto.

Per amore della verità devo esporre alcuni fatti e principi, ma lo farò in maniera sintetica e schematica per non annoiare lei caro Direttore ed i lettori.

La signora, che dovrebbe conosce il regolamento comunale della commissione pari opportunità, sa che all’articolo 4 comma 5 dei soli 9 articoli del regolamento, si stabilisce che alla commissione possono partecipare anche persone esterne, purché munite di specifiche competenze e comunque solo su invito della commissione stessa.
Per tale motivo non ho mai potuto partecipare, non sono mai stato invitato ! Ringrazio fin da ora la signora per l’invito a partecipare, ma vorrei ricordare, anche se dovrebbe conosce il regolamento, che l’invito è fatto dalla commissione non da chiunque passi di lì per caso anche se assessore, salvo, e questo è veramente grave, la stessa signora non consideri la commissione come una cosa propria.
Trovo fuori luogo e sgradevole leggere che la signora mescoli la passione politica, l’impegno civico con il fatto che il tempo dei consiglieri, di pari opportunità, non sia remunerato economicamente in maniera adeguata. La politica mi dispiace doverlo ricordare è pura passione senza secondi fini, o almeno questo è quello che penso io. Non so a tal proposito cosa pensi l’assessore.
Abbandono velocemente il commento delle dichiarazioni rilasciate dalla signora perché penso di aver ampiamente dimostrato da un lato la pretestuosità delle stesse e dall’altro l’inadeguatezza e la mancanza di preparazione.
Il fatto scatenante, oggetto del mio intervento, che è una mozione già depositata per il prossimo Consiglio Comunale di Berra, è molto semplice . Chiedo di approfondire le motivazioni che hanno spinto molti membri ad abbandonare la commissioni pari opportunità, abbandono avvenuto con dichiarazioni formalizzate per iscritto e depositate agli atti.
Ne cito pedissequamente alcune. “Sperando che questa mia critica sia di esortazione alla commissione a fare di più e meglio” ed ancora “dovrebbe esser apolitica, cosa che soprattutto nel comune di Berra non è stato possibile a quanto pare” e per finire ”sinceramente sono disgustata di certi comportamenti e di alcuni elementi della commissione”.
Mi chiedo a questo punto se l’assessore che era, sempre presente come dice, non abbia ritenuto opportuno informare il Consiglio Comunale sui problemi e forti disagi in seno alla commissione.
Ma si sia tentato di celare la cosa nascondendo le lettere di dimissioni tra gli atti della delibera e solo quando un semplice consigliere si permette di chiedere chiarimenti lo si tacci di protagonismo e si tenti in ogni modo di minimizzare definendo tale situazione come “situazione fisiologica di una commissione”.
Nuovamente chiedo che una volta approfondite e capite le motivazione il consiglio comunale si esprima, assumendosene la responsabilità politica, in merito alla necessità di ripensare o cambiare la commissione (normale azione di feed back dopo l’analisi).

Ribadisco, ed è chiaro dal testo delle mia mozione, che non mi sono mai permesso di attaccare la commissione pari opportunità ma che mi sono premurato per la stessa richiedendo chiarimenti sulle dimissioni e sulle gravi dichiarazioni rilasciate dai dimissionari, non invento i fatti ma cito verbali ed atti. Il fine ultimo è quello di permettere a tutti di poter partecipare liberamente senza condizionamento alcuno e con proficuità alla commissione.

Se poi, e mi accingo a concludere, questa legittima richiesta di discussione tra consiglieri e di opportuna trasparenza amministrativa per i cittadini, vuole essere impedita e boicottata, mi preme ribadirlo, io non lo accetto. Ricordo inoltre all’assessore, che conosce i regolamenti comunali tutti, che quando accettò l’incarico di assessore, accetto anche gli oneri ed i doveri della carica, tra i quali vi è il dovere di rispettare le legittime richieste di un semplice consigliere eletto. Questa è la democrazia.

Il Consigliere Comunale
Simone Dott. Grandi


E a seguire la replica del Consigliere Comunale di minoranza Leonardo Peverati:

DIAMO UN SENSO ALLA COMMISSIONE
“ PARI OPPORTUNITA’ “

E’ perfettamente inutile far finta che non ci siano problemi: la commissione consigliare alle “Pari Opportunità” vive un momento difficile, per non dire burrascoso. L’assessore, sig.ra Favaron, ne deve prendere atto: sette componenti dimissionari, con dimissioni a volte accompagnate da lettere di fuoco, relativamente al funzionamento della Commissione, non sono uno scherzo.

Non ci sarebbe nulla di strano che il Consiglio Comunale potesse dibattere sulla Commissione stessa. Quali siano i suoi compiti, quali i campi sui quali essa può e deve intervenire, capire quali regole si sia data per il suo operato.
Ricordo che così com’è stata pensata, 25 membri con diritto di “gettone di presenza”, potrebbe costare economicamente più del Consiglio Comunale, cosa che ritengo assurda: anche su questo punto invito tutti a rifare una seria considerazione e valutazione.

A questo punto ritengo che, Assessorato e Amministrazione, debbano prendere una decisione. O riordinare il tutto, interessando democraticamente il Consiglio Comunale, ascoltando il parere di tutti, o continuare nel mantenere una Commissione che inevitabilmente potrebbe continuare a perdere pezzi per il solo gusto di portare avanti politiche di parte e sorpassate.

Berra, 20/08/2010


Leonardo Peverati
Consigliere comunale di Berra
Gruppo “VOCE ai CITTADINI”

lunedì 16 agosto 2010

CAMPI ESTIVI A SERRAVALLE


Sono terminati i Campi estivi di Serravalle.
Da un decennio la Parrocchia di Serravalle li gestisce, facendo leva sul volontariato locale e, in qualche occasione, avvalendosi di interventi di Associazioni esperte nel settore.
Tutto bene quindi, bell’iniziativa: utile alle famiglie che sanno dove far trascorrere il tempo libero ai figli prima delle ferie, piacevole per i bambini e ragazzi per trascorrere in compagnia le giornate estive di vacanza scolastica.
La novità di quest’anno è arrivata dal Comune di Berra: sostenendo che molti genitori di Serravalle, si sono lamentati per la gestione dei “Campi Estivi Parrocchiali”, senza interpellare il parroco e gli organizzatori per verificare la situazione, ha organizzato il medesimo servizio in collaborazione con l’ASSP, azienda dei servizi sociali della quale è socio, mettendosi di fatto in concorrenza con la parrocchia. A dir poco sconcertante, a mio avviso, in un paese piccolo e con un’utenza limitata come il nostro.
I risultati dell’operazione sono sotto gli occhi di tutti: mentre il numero di bambini e ragazzi di Serravalle che hanno usufruito dei “Campi Estivi Comunali” è stato irrisorio, due forse tre unità, pieno successo hanno avuto quelli Parrocchiali, con picchi di presenza anche di trenta bambini, mettendo chiaramente in evidenza che le famose “lamentele”, che hanno portato al perentorio intervento dell’Amministrazione Comunale, poi tante non erano.
Quello che è ancora più sconcertante, è il fatto di come l’Amministrazione, attraverso le risposte ad interpellanze in Consiglio Comunale, travisi la realtà, considerando positiva un’iniziativa fallimentare. Meglio sarebbe che quest’Amministrazione cominciasse a dare alle nostre comunità, quello di cui esse necessitano: di quello che già abbiamo, specialmente per opera del volontariato, non richiede particolari interventi se non di sostegno morale ed economico.
I Campi Estivi Parrocchiali, del Luglio appena trascorso, non hanno avuto sostegni, né morali, né economici: moralmente si è vista la volontà di sostituirsi, da parte dell’Amministrazione, in un’attività che, come già detto, dura da più di dieci anni; economicamente, contrariamente alle Amministrazioni precedenti, anche l’uso del pulmino, per le uscite al mare e in piscina, non era gratuito, bisognava arrangiarsi per l’assicurazione e per l’autista. Ci si è arrangiati senza il pulmino del Comune.
La collaborazione, per chi governa il comune di Berra, è intesa a senso unico: quando c’è da darla diventa una “Parola Sconosciuta”.

Leonardo Peverati
Consigliere Comunale
"Voce ai Cittadini"

mercoledì 28 luglio 2010

AREA Spa


A seguire riportiamo l'ordine del giorno presentato giovedì 22 luglio 2010 all'attenzione del Sindaco.
Sostanzialmente con questo ordine del giorno, non si chiede altro che di tutelare economicamente i Cittadini dei Comuni soci di Area Spa.
Dopo la discussione in Consiglio Comunale, saranno riportati i commenti ed il voto di ogni singolo Consigliere intervenuto.



Berra lì, 22 07 2010



Al Sig.
SINDACO
COMUNE DI BERRA




Oggetto: Proposta O.d.G.



I sottoscritti Consiglieri Comunali,
premesso
• che la società “Area Spa”, cui il nostro Comune è socio, ha chiuso il bilancio dell’esercizio 2009 con una perdita di quasi 2 milioni di Euro;
• che tale perdita è il risultato di una mala gestio causata dai precedenti amministratori per tale motivo sostituiti con gli attuali;
• che sulla cattiva gestione della società sta indagando la Procura della Repubblica di Ferrara;
• che la perdita di quasi due milioni di euro verrà coperta attraverso l’utilizzo del Fondo di Riserva;
• che tale Fondo di Riserva rappresenta l’accumulo di utili d’esercizio maturati nei diversi anni;
• che il suo utilizzo determinerà, come conseguenza, la perdita di risorse proprie dell’azienda onde per cui i prossimi investimenti patiranno in parte la mancanza di risorse proprie con appesantimento degli oneri finanziari a carico dell’azienda;
• che inevitabilmente dette negative conseguenze peseranno ancora una volta sulle tasche dei cittadini del basso ferrarese dei comuni soci di “Area Spa”;



preso atto

delle dichiarazioni fatte dal Presidente Gadda in più occasioni alla stampa e nei Consigli Comunali dove è stato invitato a partecipare, con le quali ha espresso la volontà di iniziare una gestione diversa della società improntata sulla chiarezza e sulla trasparenza;
riscontrato
che un simile negativo risultato economico-finanziario della società partecipata pubblica “Area Spa“ non può passare inosservato e che di tale risultato gli ex amministratori devono rispondere finanziariamente, come è giusto e corretto sia;
tutto ciò premesso,
presentano il seguente
ordine del giorno
Indirizzo alla Giunta Comunale ed al Consiglio Comunale di attivare azione giudiziaria in sede civile nei confronti dell’ex Presidente degli ex componenti del Consiglio di Amministrazione, dell’ex Direttore Generale, del Revisore Legale dei Conti e del componenti del Collegio Sindacale per il risarcimento dei danni economici subiti dai Cittadini del Comune di Berra, in quanto soci attraverso il Comune stesso.




I Consiglieri Comunali
Voce ai Cittadini

Grillanda Stefano
Galli Fabio
Peverati Leonardo
Bressan Claudio
Beghelli Dario

domenica 25 luglio 2010

Dovrò abituarmi ad uno “sconcertante Sindaco”




Questa mattina al risveglio apro i giornali ed internet, realizzo, dovrò abituarmi ad uno sconcertante sindaco.
Mi riferisco (ma è solo l’ultima in ordine di tempo) alla questione della fuga di gas a Serravalle, credo che la maggior parte dei lettori abbia avuto modo di leggere le notizie, quindi evito di dilungarmi con la cronistoria dell’accaduto, voglio invece analizzare le fasi successive, quelle cioè che dovevano risolvere il pericoloso problema che ha colpito la frazione di Serravalle.
Giovedì mattina mi reco in Municipio per ritirare la mia posta e consegnare alcuni documenti, nel mio ruolo di Capogruppo dell’opposizione, come prassi vuole, mi informo se il Sindaco è libero per alcuni minuti e approfitto per fare due chiacchiere sui problemi del Comune, fra cui appunto la fuga di gas di Serravalle.
In un piacevole ed informale dialogo, davanti ad un caffè e ad una sigaretta, analizziamo il problema della fuga e devo dare atto al Sindaco che effettivamente è un assurdo che l’ente che si occupa di questi problemi (U.N.M.IG.) non abbia a disposizione 15 o 20 mila euro per affrontare un pericolo di queste dimensioni, vengo informato dell’interrogazione parlamentare della Sen. Bertuzzi (Pd) al Ministero per lo sviluppo economico. Credo, ma potrei sbagliarmi, che da tutte e due le parti si sia capito che poco avrebbe risolto un’ interrogazione parlamentare, in mezzo forse ad altre decine, in una situazione che doveva essere affrontata nel giro di pochissime ore . Mi viene allora chiesto dal Sindaco Zaghini di informare telefonicamente il Sen Alberto Balboni (Pdl) Parlamentare di maggioranza e quindi presumibilmente più veloce a dialogare con il Governo, detto fatto, prendo il telefono e chiamo sul cellulare il Sen Balboni informandolo di ciò che stava accadendo a Serravalle e faxando alla segreteria dello stesso l’interrogazione della Sen. Bertuzzi, in modo che avesse la giusta priorità.
Nelle due o tre ore successive vengo ripetutamente informato telefonicamente dal Sen .Balboni dello stato della richiesta mia e del Sindaco, finché, vengo informato che i lavori possono iniziare perché sono stati destinati fondi per la risoluzione, informo e tranquillizzo (credo) il Sindaco e li credo che il problema sia chiuso, ma evidentemente mi sbagliavo.
Faccio un passo indietro, da quando ho deciso di aderire all’allora A.N. oggi Pdl, ed ho conosciuto il Sen Balboni, ho maturato fiducia e stima nei confronti di questa persona, è sempre stato disponibile ad ascoltare e a farsi carico dei problemi che gli venivano sottoposti, ne consegue il fatto che ad ogni campagna elettorale, ho sostenuto la sua candidatura anche andando a chiedere di votarlo nel mio giro di conoscenze.
Ora mi sembra scontato, dopo aver chiesto ai miei concittadini di votare per il Sen Balboni, che io li tenga informati di ciò che fa per il nostro territorio ed il metodo più pratico e più veloce per tenere informata la maggior parte di un territorio è sicuramente informare la stampa locale. Apparsa la notizia, a fronte di alcune telefonate di ringraziamento da parte di cittadini di Serravalle , ringraziamenti non dovuti ma sicuramente apprezzati, leggo invece accuse di sciacallaggio politico da parte del Sindaco, di certo non mi aspettavo ringraziamenti da parte sua, ma nemmeno accuse di sciacallaggio. Concordo con un’affermazione del Sindaco – cercare di “unire le forze per una più rapida definizione della questione” poi però tornando indietro di qualche riga ci si rende conto a chi si vuol dare “visibilità” in primis, la senatrice Bertuzzi – in primis, cioè prima dei cantonieri che hanno lavorato fino ad oltre la mezzanotte, prima dei vigili urbani, prima dei vigili del fuoco, prima della Prefettura, prima dei tecnici di Cadf ed Hera impegnati senza orario a risolvere la questione, e perché in primis? Perché ha presentato un’interrogazione urgente, che ha messo in pace qualche coscienza. Questo caro Sindaco è sciacallaggio politico, non il fatto di informare e tranquillizzare la cittadinanza su quanto si sta facendo, lo sciacallaggio è attaccare politicamente il governo per mancanza di fondi anziché prendere in mano la situazione e cercare di risolverla, sciacallaggio è chiedere collaborazione poi accusare di cercare solo visibilità , sciacallaggio è pensare prima alla bella figura di partito che ai veri problemi dei cittadini che si rappresenta.
Lo farò, mi abituerò ad uno sconcertante Sindaco, causa l’eccessivo caldo (problema di qualche mese all’anno) o la frustrazione di aver portato una sinistra forte in questo territorio, al minimo storico di gradimento ( problema un po’ più lungo di qualche mese) mi abituerò a convivere politicamente con chi personalmente ti chiede collaborazione e il giorno dopo sulla stampa ti attacca per averlo aiutato.

Grillanda Stefano
Capogruppo di opposizione
Comune di Berra

lunedì 7 giugno 2010

UNIONE TERRE E FIUMI


Mentre ad ogni elezione si promettono tagli alle spese...
NASCE L’UNIONE DEI COMUNI DEL COPPARESE
Dall’inizio dell’anno si è costituita fra i Comuni del Copparese, un’ Unione, denominata Terra e Fiumi. A cosa serve un’unione? Ci piacerebbe avere questa risposta da darvi, ma non ne siamo in grado. Al momento ci stiamo solo rendendo conto che sta togliendo poteri ai singoli consigli comunali. L’unione infatti gestirà i servizi sociali, gli alloggi popolari, lo sportello unico imprese ed edilizia, la Polizia Municipale e tanti altri fra i principali servizi che un Comune dovrebbe erogare ai propri cittadini, ovviamente con un aggravio di spese a carico della comunità, infatti a fronte di un contributo iniziale da parte della Regione, si proseguirà con una macchina burocratica appesantita oltre che da dipendenti e funzionari anche da un consiglio comunale composto da 30 consiglieri che costa da solo circa 1500,00 € ad ogni seduta. Se, come ci raccontano, questa scelta era indispensabile per poter continuare a gestire i servizi citati, ci chiediamo come hanno fatto fino ad oggi a gestirli e come facciano altri comuni anche molto piccoli della Provincia , visto e considerato che al momento questa è l’unica unione esistente nel Ferrarese. I Cittadini del Comune di Berra, così come quelli degli altri comuni, hanno espresso attraverso il proprio voto, la volontà di far amministrare a persone “del luogo” i servizi da erogare. Trasferendo la gestione dei principali servizi all’Unione, si è negato ai consiglieri comunali, democraticamente eletti la possibilità di opporsi a decisioni prese da un consiglio comunale “superiore” anche se non condivise e di conseguenza, si è privato il cittadino di farsi rappresentare da consiglieri espressi tramite il voto. Sarà forse vero che dai prossimi anni i Consiglieri Comunali di Berra si riuniranno per discutere solo di lampadine bruciate e di buche sulle strade? Noi speriamo di no e speriamo di poter ancora dire la nostra sui problemi del nostro territorio e della nostra gente.

venerdì 28 maggio 2010

Berra si differenzia sempre


In mostra alle Mura il mulino ecologico con farfalla su prato fiorito

Berra. Anche quest’anno la Scuola dell’Infanzia “Mons. Angelo Strani” di Berra risponde positivamente al progetto patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, Città Bambina, Hera Ferrara, Lipu e il Centro Commerciale Le Mura.
Si tratta di “Differenziamoci… sempre” progetto educativo che intende contribuire alla diffusione di comportamenti improntati al rispetto dell’ambiente e al corretto utilizzo delle sue risorse, per valorizzare il consumo intelligente e promuovere la raccolta differenziata.
Ai bambini e ai loro insegnanti viene richiesto di mettere alla prova il proprio talento artistico e la propria creatività realizzando oggetti e manufatti con materiali che nella logica della nostra cultura consumistica sarebbero destinati ad essere eliminati.
I bambini della scuola con l’aiuto di tutto il personale e con la collaborazione di Donatella Trombini hanno realizzato un mulino ecologico con farfalla su prato fiorito utilizzando più di 1.450 tappi di sughero, rotoli di carta igienica e circa 1.800 fiori realizzati con sacchi di pattume colorati.
L’opera sarà in mostra fino a domani presso la galleria del Centro Commerciale Le Mura di Ferrara.

fonte: estense.com

martedì 13 aprile 2010

FINALMENTE LE RISPOSTE.........O NO?


Nella mia del 3 aprile qualche riga più sotto, credo di aver espresso qualche chiaro dubbio su alcuni argomenti:

SICUREZZA
INTERNET A BANDA LARGA
SCUOLE
PISTA CICLABILE
TRAGHETTO

Riporto integralmente le risposte del sindaco Zaghini e dell'assessore Barbieri


ERIC ZAGHINI:

A seguito dell'intervento del capogruppo di Minoranza , Grillanda, il sindaco di Berra, Eric Zaghini, ha voluto rispondere con una sua nota:
« È capitato – ha detto - di rado, nel corso della mia esperienza politico-amministrativa, di leggere un così lungo elenco di mistificazioni e inesattezze (per usare un eufemismo) come quello contenuto nelle recenti dichiarazioni del Capogruppo di Voce ai cittadini a cui tanto risalto hanno dedicato gli organi di informazione locale. Evidentemente lo stress della campagna elettorale deve avere giocato a Grillanda un brutto scherzo, impedendogli di valutare con la dovuta lucidità sia l’esito del voto sia l’operato della giunta che mi onoro di presiedere. E quindi mi sia consentito di fare un po’ di chiarezza».
« Innanzitutto non corrisponde al vero che alle elezioni amministrative di un anno fa Grillanda sia riuscito, in virtù della “forte caratura della sua proposta politica” (!), a drenare voti al centrosinistra. Anzi, è vero l’esatto contrario. Prova ne sia che le l’insieme delle forze di centrodestra alle europee del 6-7 giugno 2009 totalizzavano a Berra il 48,67 % dei voti (in valore assoluto 1732 voti), mentre il candidato Grillanda otteneva nella corsa a Sindaco, negli stessi giorni, il 47,39 (in valore assoluto 1687 voti). Ne consegue, se la matematica non è un’opinione, che parte degli elettori di centrodestra, abbiano accordato la propria fiducia al sottoscritto, e non al candidato del centrodestra berrese. Su questo, Grillanda può mettersi il cuore in pace».
« Venendo all’operato dell’amministrazione Berrese, mi chiedo come abbia potuto il capogruppo di opposizione non accorgersi degli atti sin qui adottati da giunta e consiglio (parecchie decine). Non si è forse accorto che abbiamo approvato un piano investimenti per quasi un milione di euro? O che abbiamo ridotto notevolmente, come mai prima era accaduto, l’Ici a favore degli investimenti nell’industria e in agricoltura? O che abbiamo semplificato le ristrutturazioni delle abitazioni abolendo la DIA, o sostituendo la DIA al permesso di costruire, per una moltitudine di interventi? Non si è accorto della restituzione della “Bucalossi” alle imprese che costruiscono e investono, finanziata anche grazie al contenimento dei costi della politica? Come ha potuto non rendersi conto dello sforzo operato dalla giunta di far tornare Berra al centro della elaborazione economico - politica sul tema della crescita? Dov’era quando in consiglio comunale abbiamo messo a confronto il mondo dei produttori agricoli con quello della grande distribuzione? O quando abbiamo parlato di crisi economica con gli imprenditori di CNA? E ancora, gli chiedo, ha notato che è stato attivato, anche grazie alla grande generosità dei volontari dell’AVIS, un punto prelievi presso il centro civico di Cologna? Non si è accorto delle molteplici iniziative in campo culturale, che hanno coinvolto attivamente anche gli studenti e gli insegnanti delle scuole medie? O del bando a sostegno del reddito di chi ha perso il lavoro in assenza di ammortizzatori sociali? Probabilmente no».
« Forse perché era troppo occupato: a preparare l’interpellanza, che lui stesso cita nel suo intervento sulla stampa locale, sul ripristino del parapetto di Ponte Picchio a Cologna. Peccato però che non si sia nemmeno reso conto che si trattava di un tratto di strada di pertinenza della provincia e che il ripristino, di conseguenza, non sia avvenuto grazie alla sua interpellanza, indirizzata al destinatario sbagliato, ma grazie all’interessamento dell’assessore Tumiati e del Consigliere Provinciale Astolfi, che hanno sollecitato l’amministrazione provinciale ad eseguire quell’opera; o magari era troppo impegnato a preparare gli emendamenti al piano investimenti in bilancio, che avrebbero determinato la chiusura del cantiere per la ristrutturazione del teatro comunale di Berra!
La differenza tra la sua proposta politica e la nostra sta tutta qua. Da un lato chi chiacchiera, dell’altro chi lavora. Il problema è che le troppe chiacchiere rendono noiosi anche i migliori intrattenitori e quando la gente se ne accorge, volta loro le spalle e cessa di seguirli. Forse si spiega anche così il fatto che il PDL a Berra abbia toccato il minimo storico alle elezioni regionali».


FILIPPO BARBIERI:
Dopo l'intervento del Sindaco Zaghini, anche l'assessore alle attività Produttive Filippo Barbieri del Comune di Berra ha inteso comunicare il suo profondo dissenso con le posizioni del capogruppo di Minoranza, Grillanda, affidate alla stampa locale.
«Le elezioni comunali - ha dichiarato - si sono svolte quasi un anno fa e i cittadini hanno dato a noi l’onore e l’onere di amministrare questo Comune. Di questo, il capogruppo di minoranza Grillanda, prima o poi se ne dovrà fare una ragione. Basta, caro Grillanda, con questa continua campagna elettorale fatta di inesattezze e falsità. Su questa strada noi non ti seguiremo: dobbiamo lavorare per aiutare i nostri cittadini, le nostre fabbriche, i nostri agricoltori, a superare questa profonda crisi economica con meno conseguenze possibili. Certo, i vertici del suo partito negano questa crisi, forse per questo anche da Grillanda continuano ad arrivare solo chiacchiere. Non cadiamo nel tranello di polemizzare con questa opposizione perché non gioverebbe ai nostri cittadini, che invece dai noi si aspettano risposte. Il capogruppo di opposizione continui pure a polemizzare su tutto, a negare la realtà, a non avanzare proposte fattibili, sono solo chiacchiere. Per cui ai cittadini, e non a lui, dirò alcune cose che abbiamo fatto in questi primi dieci mesi nel settore economico e agricolo di mia competenza, premettendo che le cose da fare sono ancora molte».
«La giunta ha deciso un sostanziale abbassamento dell’aliquota ICI al 5 per mille rispetto all’attuale 6,5, per i fabbricati iscritti nelle categorie C1, C3 e D1 di nuova costruzione o recuperati con interventi edilizi comportanti il pagamento degli oneri di urbanizzazione. La nuova aliquota si applica per tre anni a partire dall’annualità di imposta 2010. Ricordo l’adesione al Fondo Straordinario di Garanzia che permette all’imprenditore che richiede un mutuo alla banca, di elevare le garanzie fino all’80% e sappiamo che l’accesso al credito è, ancora oggi, uno dei principali problemi per gli imprenditori. Ricordo la totale restituzione degli oneri di urbanizzazione per le attività produttive di tipo manifatturiero che costruiscono nel nostro Comune. Abbiamo anche deciso di dare un segnale all’agricoltura, altro settore economico di vitale importanza per il nostro territorio, riducendo l’aliquota ICI dall’attuale 6.2 sempre al 5 per mille per cinque anni per gli agricoltori che nel corso di questo anno coltiveranno frutteto sul proprio terreno o convertiranno la propria coltivazione in frutteto. Ricordo, per la prima volta, la costituzione della Consulta agricola comunale e il tentativo, che stiamo facendo assieme agli agricoltori, di vendere i prodotti locali all’interno della grande distribuzione. Rammento il recente acquisto della nuova capannina meteo, così importante per il mondo agricolo, e l’imminente pubblicazione del nuovo bando per l’agricoltura. Sottolineo la notevole semplificazione del regolamento edilizio comunale, che tra i tanti vantaggi darà la possibilità di tinteggiare le case senza più presentare la DIA quindi con un notevole risparmio economico. Stiamo lavorando al giornalino del Comune che arriverà a casa di tutte le famiglie per informarle su quello che stiamo facendo come amministrazione».
«Al capogruppo di minoranza, infine, chiedo perché non era presente ai due importanti incontri fatti in Consiglio Comunale a Berra sulla crisi economica del Copparese in collaborazione con CNA e all’altro con i vertici nazionali della grande distribuzione per valorizzare i prodotti agricoli locali. A Grillanda posso solo dire che i suoi elettori lo hanno votato anche perché possa partecipare a queste importanti iniziative: quando si parla di economia locale è fondamentale che tutti possano esprimere le loro idee. Ammesso che ci siano delle idee da esprimere. Chi ci vota lo fa perché il politico eletto avanzi proposte fattibili. Naturalmente, se di proposte se ne hanno da avanzare. Non credo che i cittadini vogliano una continua polemica da campagna elettorale. Comunque, saranno loro a giudicare. Noi siamo tranquilli, perché continuiamo a lavorare con serietà e con azioni concrete, a differenza di chi, come Grillanda o chi vuole seguirlo su questa strada, si limita alle chiacchiere».

Ero a conoscenza della capacità di dribblare le domande del sindaco, ma non sapevo fosse contaggiosa.
Tante belle parole, ma le risposte?

Stefano Grillanda

sabato 3 aprile 2010

OPINIONI A CONFRONTO



Evidentemente le punzecchiature di basso livello sono l’unica cosa che riesce al sindaco di Berra “Mi si permetta di cogliere e rilanciare: forse chi rappresenta l'elettorato di centrodestra non è così incisivo ed il caos delle liste ha fatto il resto". E’ chiaro che il sindaco non conosce la realtà elettorale del comune di Berra. Tutte le elezioni amministrative a Berra, ma non solo a Berra, rappresentano una particolarità: conoscendo perfettamente il candidato si tralascia il partito e così capita che elettori di centrodestra votino un candidato di sinistra e viceversa. E’ chiaro che nelle ultime amministrative di Berra elettori di sinistra abbiano votato il sottoscritto, riducendo notevolmente la forbice,(il che mi fa dedurre che il candidato di sinistra non fosse così incisivo) la cosa si è ristabilita in queste elezioni. Ma questo è dato a sapere solamente a chi è cittadino Berrese ed in questo il sindaco ha evidenziato bene che non abita a Berra. Lo ha fatto anche durante l’emergenza neve di gennaio: mentre tutti i suoi colleghi della zona hanno chiesto scusa per i disagi Lui ha pensato bene di mettersi in evidenza per il bel lavoro svolto. Solamente chi non era presente in loco (gli altri sindaci erano tutti sul campo) poteva fare queste dichiarazioni e Lui non ha fatto mancare questa ulteriore caduta di stile. Punzecchiare sono in grado di farlo tutti, ma non è da tutti sapere risolvere i problemi del nostro comune. Chi ha vinto le elezioni ha il diritto di fare scelte, di prendere decisioni, ma lo deve fare. Questa amministrazione è ferma e non è in grado nemmeno di avanzare qualcosa del proprio programma. Le poche cose fatte fanno parte della passata legislatura. Altre ancora, seppur piccole, sono state nostre segnalazioni attraverso le interpellanze, come a d esempio al sistemazione del parapetto del Ponte Picchio di Cologna. Sulla sicurezza “Aumenteremo la presenza quotidiana degli agenti di Polizia Locale (Vigili) sul territorio”: molto spesso imparano dai cittadini che sono avvenuti dei furti. “Creeremo un tavolo permanente di confronto con le forze dell’ordine presenti sul territorio, presieduto dal Sindaco. Il tavolo si riunirà a cadenza quindicinale e sarà occasione di scambio di informazioni e di coordinamento della copertura di vigilanza territoriale”. Dopo 9 mesi di governo e 18 incontri il Consiglio Comunale ancora non ha saputo nominare i componenti di questo tavolo permanente e nemmeno cosa si sia deciso. L’unica cosa che si è visto è l’inizio dell’istallazione della videosorveglianza(proposta indirizzata all’allora Amministrazione Comunale, su segnalazione e volontà dei cittadini Berresi a seguito di un incontro organizzato dalla sezione locale di Alleanza Nazionale, che io ho presieduto per cinque anni e convocata il 15 novembre 2007 nel centro civico di Berra alle ore 21.00, alla presenza del Sindaco precedente e di un attuale Assessore , che mi saranno buoni testimoni). Internet a banda larga è ancora utopia mentre l’esistente funziona a fasi alterne, garantito da una ditta privata. “Potenzieremo l’utilizzo delle nuove tecnologie applicate all’amministrazione. Direttamente on-line si potrà, ...” per ora fare nulla. I Servizi alla persona è l’unico punto che sta facendo passi in avanti, ma non certo per merito dell’Amministrazione quanto per merito dell’Assp. Per quanto riguarda la scuola si fa fatica a mantenere l’esistente. In campagna elettorale fui attaccato e dichiarato bugiardo perché misi in evidenza il pericolo di chiusura della scuola elementare di Serravalle. Successivamente si riscontrò un pericolo reale che questa amministrazione non riuscì a gestire nel migliore dei modi ed alla data odierna ancora non si sa come andrà a finire. I genitori di Serravalle possono dire la loro. Cultura, sport, musica, ed altro ci si limita all’esistente. Lavori pubblici e riassetto: spendiamo i soldi degli altri e a volte in malo modo. Vorrei soffermarmi sulla fantomatica pista ciclabile. Dopo 5 anni di lavori ancora deve essere terminata. E’ un percorso su cui si parcheggiano le auto, raddoppiando il pericolo per chi transita e non mettendo in sicurezza i ciclisti. Ha visto molte modifiche durante l’esecuzione. Tutto questo evidenziando una scelta infelice, sia sul tracciato che sul progetto. Aspettiamo comunque con ansia il termine lavori e l’istallazione del semaforo intelligente, per ridurre ulteriormente la pericolosità del percorso. La manutenzione del patrimonio avviene per merito di contributi, i quali non sempre sono indirizzati dove vi sia una reale necessità . Economia, lavoro, attività produttive, artigianato, commercio ed altro sono sulla falsariga della passata legislatura, con nulla di concreto realizzato: non a caso nella passata legislatura l’assessore preposto era l’attuale sindaco. Turismo: dove è finito il traghetto, attorno al quale girava gran parte della innovazione e incremento del turismo locale?. Non condividiamo le scelte di questa amministrazione ma quelle, come facciamo, le esprimiamo nelle sedi dovute. Il metodo, indubbiamente discutibile. Nella seduta del bilancio abbiamo presentato alcuni emendamenti, perché a detta del sindaco, anche quando era assessore, solo con queste si presentano proposte vere e concrete. Eravamo e siamo ancora dell’avviso che questo non è vero, perché le proposte si possono presentare anche in altro modo, e questa ne è stata la conferma. Gli emendamenti sono stati bocciati: e sì, perché ogni voce che proviene dalla nostra parte viene bocciata. Quelle poche volte che la nostra voce viene condivisa la maggioranza cerca di porre qualche cambiamento e farla propria. Vorrei ricordare al Sindaco e a tutto il Consiglio che nonostante noi siamo “solamente” 5 consiglieri, contro 11 più il sindaco della maggioranza, rappresentiamo oltre il 47% degli elettori. Ogni qualvolta la maggioranza respinge proposte di questo gruppo e non ascolta questo gruppo e come lo facesse con quasi la metà degli elettori. Riteniamo che questa fetta di elettorato meriti di essere presa in considerazione e quantomeno ascoltata e che vengano discusse le proposte che vengono avanzate da questa parte. Questo significherebbe (anche) essere il “Sindaco di tutti”.
Mi si consenta un’ulteriore punzecchiatura, il sindaco non è pagato dai cittadini 30120,00 € all’anno (fonte sito del Comune di Berra)per punzecchiare il Capogruppo di minoranza, ma per svolgere il suo incarico da sindaco, nell’interesse di tutta la comunità Berrese.

Stefano Grillanda

domenica 7 febbraio 2010

A SOSTEGNO DEI LAVORATORI IGS-RIVA


Domenica 7 febbraio i Consiglieri Comunali Grillanda Stefano e Peverati Leonardo, a nome di tutto il gruppo Consigliare "Voce ai Cittadini" hanno visitato il presidio dei lavoratori dell'azienda di Ruina Igs-Riva, da parecchi mesi in grave crisi economica.
Ai lavoratori è andato tutto il sostegno morale del gruppo per il difficile momento che stanno attraversando.