venerdì 24 settembre 2010

LA PROVINCIA DI FERRARA DIMENTICA IL COMUNE DI BERRA



“Quattro Milioni di Euro” per la viabilità provinciale

Qualche settimana fa leggevo sul giornale quanto l’Amministrazione Provinciale investirà, entro il prossimo anno, per la sistemazione delle strade provinciali.
L’Assessore Nardini ha snocciolato cifre e ha indicato, con estremo dettaglio, quali saranno gli interventi sulla viabilità.
Ebbene, dei quattro milioni di euro d’investimenti previsti, non un centesimo sarà destinato né alla viabilità provinciale del nostro comune, né a quella del territorio a noi vicino.
Dimenticati, evidentemente considerati “non degni” di attenzione, né per le strade che franano, né per quelle che da anni sono pericolose per la circolazione, dato il manto fatiscente.
Che fossimo politicamente ininfluenti in provincia lo sapevamo, ma non trovare un solo intervento per il nostro territorio in un elenco dove la gran parte dei comuni ferraresi sono menzionati, per interventi più o meno importanti, fa male. A me dà fastidio.
BERRA: un comune che pochi mesi fa ha deliberato di dare alla Provincia di Ferrara 250mila euro per la realizzazione di una strada che congiungerà Ro Ferrarese con Ponte Rafanello, vicino a Boara, sulla viabilità per Cona; una “bretella” di strada che a noi non porterà grandi benefici. Abbiamo dato più per solidarietà che per interesse.
Assessore Nardini, so che la riconoscenza non è di questo mondo, ma con 4milioni di euro a disposizione, possibile che per questo comune, forse a lei sconosciuto, non si sia almeno ritenuto di verificarne le eventuali esigenze?!
Faccia un giro dalle nostre parti, assessore, magari si fermi a parlare col Sindaco, visto che lui non viene a parlare con lei, e si faccia un’idea di quello che si può fare.

Berra, 23/09/2010


Leonardo PEVERATI
Consigliere comunale di Berra
Gruppo “Voce ai Cittadini"

mercoledì 8 settembre 2010

ARRIVA L'ARMATA FAVARON


Sono solito, quando un consigliere interviene su di un argomento, lasciare la possibilità di ribattere al consigliere stesso, che normalmente coinvolge comunque il gruppo riguardo agli interventi presentati.
Faccio un’eccezione in questo caso, dove by-passo il consigliere Peverati per rispondere all’assessore Favaron Giuseppina in quanto nella sua “sconfusionata” analisi, chiama in causa anche le caratteristiche della coalizione.
Sorrido, vedendo una sinistra nazionale, sostenere (verbalmente) un Presidente della Camera, eletto ad eroe solo per essersi messo su alcuni argomenti, “di traverso” al Presidente del Consiglio, una sinistra nazionale che grida allo scandalo, perché non si concede la possibilità ad un esponente delle istituzioni di esprimere il proprio parere, anche se in contrapposizione con la sua stessa coalizione. Rispuntano paroloni come dittatura, resistenza, e via di seguito in questo turbinio di termini “vintage”.
Viene quasi logico pensare che il “pecoreccio” popolo delle piccole istituzioni si allinei con i capi nazionali, sostenga la possibilità di opporsi al bavaglio, si appelli all’articolo 21 della costituzione che cita “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
Invece nel Comune di Berra cosa accade? Che questo diritto inviolabile di potersi esprimere viene contrastato con continue accuse di “spararle grosse, rumorose e senza fondamento”Forse questi interventi non sono proprio senza fondamento se fanno tanto arrabbiare l’assessore Favaron, forse qualche perplessità fra la popolazione c’è stata, forse chi l’ha evidenziata è parte attiva della Parrocchia di Serravalle, forse proprio dall’ambito Parrocchiale sono stati espressi alcuni dubbi. Ma copriamoci gli occhi, l’Amministrazione va avanti senza farsi influenzare dai pareri “fuori Giunta” .
È vero, non ci si può basare sui “tutti sanno” ” è da anni che….” “ la Parrocchia non mancherà di…..” ma a volte parlare e soprattutto ascoltare risulta molto utile per amministrare bene.
Vogliamo veramente valutare se la nuova iniziativa è stata un successo? Si presenti la Signorina Favaron con i dati delle presenze giornaliere con indicato il Comune di residenza dei bambini partecipanti, non solo con quelli dell’ultima settimana che ci ha già sfagiolato con dovizia di numeri ( durante l’ultima settimana il campo estivo Parrocchiale era già stato chiuso, ne consegue che un discreto numero si sia iscritto a quello comunale).
Abbiamo volutamente preso male la mira nello sparare, consapevoli del fatto che l’assessore Favaron è stata paracadutata in Giunta per puro rispetto di equilibri territoriali, ricordi che se vogliamo abbiamo un’ottima mira, ma fare centro a volte potrebbe ferire.

Grillanda Stefano

sabato 4 settembre 2010

CONTINUANO LE BUGIE


Riportiamo di seguito le dichiarazione del Vice Sindaco Egle Cenacchi, lette sul sito: serravalleweb.com:



Il vicesindaco Egle Cenacchi, in merito alla ormai famosa vicenda della Telecamera, con un suo intervento intende mettere dei punti fermi e chiarire i passaggi della storia.

«In questa vicenda sono state dette falsità e utilizzati termini scorretti con troppa leggerezza. In questo modo si travalica il dibattito politico creando situazioni pesanti. A volte è necessario mettere dei punti fermi. Nel programma elettorale della nostra coalizione c'era l'idea di istituire un efficace controllo del territorio mediante una serie di videocamere di controllo realizzate in maniera adeguata alle necessità. È stata una priorità affrontata da subito e realizzata in tempi celeri. Il suo successo è notevole, tanto che stiamo ragionando su di un allargamento della rete di videocamere per mettere sotto controllo un sempre maggiore numero di punti sensibili sul territorio. Nella precedente amministrazione si era ragionato in termini simili, ma il progetto, regolarmente affidato per il processo di realizzazione ad uno dei membri della giunta, e che ora non è più in carica, per tutta una serie di situazioni non ha avuto un'evoluzione coerente con le aspettative, per una serie di problemi tecnici che sono stati in seguito affrontati e risolti nel caso del sistema ora in funzione».

«In pratica, una videocamera di sorveglianza installata nei pressi del parco avrebbe dovuto garantire immagini in funzione antivandalica. All'atto dell'installazione, non essendo stato possibile ottenere un risultato a livello di immagini compatibile con le aspettative, si decise di soprassedere all'installazione vera e propria, in attesa di un migliore livello di connessione. Su questa base, non sono stati installati i cartelli che avvertono della videosorveglianza in atto, e nemmeno nominato un responsabile della banca dati contenente le immagini, non sono stati effettuati collaudi (dato che un'attrezzatura di questo tipo non li prevede, essendo previsto solo un controllo della conformità alle norme della Unione Europea), perché si è visto da subito come la videocamera, non collegata come da aspettativa ad un'apposita antenna ricevente ma invece collegata all'Hot Spot della piazza, in quelle condizioni non era in grado di fornire immagini adeguate, troppo sgranate e poco nitide. La scelta, per non vedere un impianto con materiale di assoluto valore andare danneggiato o in disuso, è stata quella di lasciare sul posto il solo involucro climatizzato della videocamera, anche con funzione di deterrente (funzione che ha avuto successo per lungo tempo)».

«Sulla base di una richiesta avanzata dal Consigliere Grandi (che, guarda caso, era il responsabile per la precedente giunta di quel procedimento di installazione), ho contattato il nostro consulente tecnico per l'installazione, che mi ha risposto, dando per scontato che fossi a conoscenza della situazione della videocamera, che le immagini, riferendosi a quelle dei test realizzati, erano inadatte. Sulla base delle comunicazioni ricevute ho risposto in materia. Se dalla mia risposta in consiglio qualcuno ha desunto che fossimo in possesso di immagini degli atti vandalici specifici, sono sinceramente spiacente per il malinteso e per il fraintendimento, ma di quelle immagini non avremmo potuto comunque legalmente essere in possesso. In ogni caso, non è installata una telecamera spenta, o non funzionante, dato che il materiale in questione è immagazzinato in attesa di essere impiegato nel nuovo sistema di videosorveglianza, studiato per mandare le immagini alla polizia municipale e realizzare un efficace controllo territoriale (che in questi mesi ha già dato risultati interessanti), ma solo un involucro protettivo, proprio perché non era possibile, con quella installazione, arrivare al risultato aspettato. E contiamo di inserire in futuro, con un allargamento della videosorveglianza, quello ed altri punti sensibili del territorio».



Sto continuando a pizzicarmi per capire se sto sognando o se son desto.
Concordo in pieno con quanto dice il Vice Sindaco, “In questa vicenda sono state dette falsità e utilizzati termini scorretti con troppa leggerezza”, ma la colpa è solo Tua cara Cenacchi, solo Tu hai detto falsità o utilizzato termini scorretti.
Tutto il resto sinceramente mi fa sperare di risvegliarmi e di credere di aver sognato la risposta, Tu ti fai un vanto di avere nel programma elettorale l’installazione delle videocamere per un efficace controllo del territorio? Ma non sei la stessa che alla proposta dell’allora Circolo di Alleanza Nazionale,( proposta presentata dopo un incontro con i Cittadini) , eri fermamente convinta, durante le sedute della commissione istituita in proposito, dell’inutilità della videosorveglianza, anzi c’era il rischio di andare a ledere la privacy dei cittadini?, ora lo ritieni un ”successo notevole, tanto che stiamo ragionando su di un allargamento della rete di videocamere per mettere sotto controllo un sempre maggiore numero di punti sensibili del territorio” cosa è cambiato? Che ora Ti fai vanto di un’idea, sicuramente non risolutiva ma efficace, che però arrivava dalla parte “avversa” quindi era da contrastare?.
Riguardo alla videocamera “ inquisita”? non eri forse l’assessore ai lavori pubblici nel periodo di installazione della stessa? Non è passata per la “tua scrivania” l’installazione della falsa videocamera o comunque la relazione sul malfunzionamento della stessa? Non voglio credere che non hai seguito l’evolversi del problema. E comunque “si è visto da subito come la videocamera non collegata come da aspettativa ad un’apposita antenna ricevente ma invece collegata all’Hot Spot della piazza, in quelle condizioni non era in grado di fornire immagini adeguate, troppo sgranate e poco nitide” e chi se ne è accorto subito se non l’Assessore “competente” ?
Ammesso (e non concesso) che siano vere le affermazioni della risposta del Vice Sindaco,immagino la discussione in merito alla preparazione della risposta all’interpellanza del Consigliere Grandi, “ signor consulente tecnico , mi da chiarimenti in merito agli atti vandalici della primavera 2010 nel parchino comunale?” ed il “fantomatico consulente tecnico” che risponde con “prove di registrazione” di alcuni anni prima. Ma ha un nome e cognome questo consulente tecnico? In base a quale preparazione tecnica gli è stato dato incarico se non capisce se si parla del 2010 o di alcuni anni prima?.
Non è stata fraintesa la risposta, il fraintendimento presuppone che chi ha esposto abbia esposto bene e chi doveva recepire, abbia recepito male, questa è una menzogna o, facendo mia una frase letta in una discussione su di un sito internet a riguardo, sia un’arrampicata sugli specchi con due saponette bagnate in mano.



Grillanda Stefano