lunedì 16 agosto 2010

CAMPI ESTIVI A SERRAVALLE


Sono terminati i Campi estivi di Serravalle.
Da un decennio la Parrocchia di Serravalle li gestisce, facendo leva sul volontariato locale e, in qualche occasione, avvalendosi di interventi di Associazioni esperte nel settore.
Tutto bene quindi, bell’iniziativa: utile alle famiglie che sanno dove far trascorrere il tempo libero ai figli prima delle ferie, piacevole per i bambini e ragazzi per trascorrere in compagnia le giornate estive di vacanza scolastica.
La novità di quest’anno è arrivata dal Comune di Berra: sostenendo che molti genitori di Serravalle, si sono lamentati per la gestione dei “Campi Estivi Parrocchiali”, senza interpellare il parroco e gli organizzatori per verificare la situazione, ha organizzato il medesimo servizio in collaborazione con l’ASSP, azienda dei servizi sociali della quale è socio, mettendosi di fatto in concorrenza con la parrocchia. A dir poco sconcertante, a mio avviso, in un paese piccolo e con un’utenza limitata come il nostro.
I risultati dell’operazione sono sotto gli occhi di tutti: mentre il numero di bambini e ragazzi di Serravalle che hanno usufruito dei “Campi Estivi Comunali” è stato irrisorio, due forse tre unità, pieno successo hanno avuto quelli Parrocchiali, con picchi di presenza anche di trenta bambini, mettendo chiaramente in evidenza che le famose “lamentele”, che hanno portato al perentorio intervento dell’Amministrazione Comunale, poi tante non erano.
Quello che è ancora più sconcertante, è il fatto di come l’Amministrazione, attraverso le risposte ad interpellanze in Consiglio Comunale, travisi la realtà, considerando positiva un’iniziativa fallimentare. Meglio sarebbe che quest’Amministrazione cominciasse a dare alle nostre comunità, quello di cui esse necessitano: di quello che già abbiamo, specialmente per opera del volontariato, non richiede particolari interventi se non di sostegno morale ed economico.
I Campi Estivi Parrocchiali, del Luglio appena trascorso, non hanno avuto sostegni, né morali, né economici: moralmente si è vista la volontà di sostituirsi, da parte dell’Amministrazione, in un’attività che, come già detto, dura da più di dieci anni; economicamente, contrariamente alle Amministrazioni precedenti, anche l’uso del pulmino, per le uscite al mare e in piscina, non era gratuito, bisognava arrangiarsi per l’assicurazione e per l’autista. Ci si è arrangiati senza il pulmino del Comune.
La collaborazione, per chi governa il comune di Berra, è intesa a senso unico: quando c’è da darla diventa una “Parola Sconosciuta”.

Leonardo Peverati
Consigliere Comunale
"Voce ai Cittadini"

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